Facebook Ipo: indagine su quotazione, Morgan Stanley pronta a risarcire


Secondo le nuove rivelazioni sul flop delle azioni di Mark Zuckerberg che arrivano dalla California, alcune società finanziarie furono avvertite sui rischi che comportava la quotazione di Facebook mentre i normali cittadini ne rimanevano all’oscuro. E Morgan Stanley, la principale banca che ha curato il collocamento del social netwokr in Borsa, è pronta a rimborsare gli investitori che hanno pagato più di 43 dollari per il titolo all'ipo.

Al centro della vicenda c'è la società "Capital Research & Management", con base a Los Angeles, che l’11 maggio scorso partecipò ad un incontro con alcune delle banche che sostenevano l’ipo. Dalle indagini finora condotte, dalla giustizia in California e dalla Sec a Wall Street, emerge che la sera prima dell’incontro la società fu avvertita sul rischio che l’investimento in Facebook avrebbe comportato rischi maggiori di quanto si ammetteva.

La conseguenza fu che il giorno seguente 'Capital Research & Management' fece sapere a Morgan Stanley che il prezzo di offerta delle azioni del social netwokr era 'ridicolo'. Il risultato fu che la società californiana non acquistò Facebook mentre migliaia di americani lo facevano senza molti dubbi, seguendo le indicazioni di banche e società finanziarie che promuovevano Facebook come il migliore degli investimenti possibili.

E mentre il Nasdaq ha scritto una lettera ai suoi clienti scusandosi per il ritardo con il quale è partita la Ipo, oltre a Morgan Stanley, nel mirino delle indagini vi sono Goldman Sachs e JP Morgan Chase. Sarà la commissione bancaria del Senato di Washington ad occuparsi della vicenda. Nel contempo anche un altro investitore, Philip Goldberg, ha intentato causa contro Facebook e Nasdaq per violazioni di legge nella documentazione dell'ipo.

Via: La Stampa

Nessun commento:

Posta un commento