Google celebra la Festa del Lavoro con un doodle che rappresenta un operaio intento a reggere il logo Google, sottolineando la forza e l'impegno nello svolgimento del proprio lavoro. Passando il cursore del mouse sul logotipo leggiamo "Festa dei lavoratori". Cliccando invece sull'immagine otteniamo i relativi risultati di ricerca. La Festa del lavoro è una festività mondiale celebrata il 1º maggio di ogni anno, in quasi tutte le nazioni, che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.
Più precisamente, con essa si intendono ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il RDL n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa. L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro a New York il 5 settembre 1882.
Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all'Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio. Festa del lavoro all’insegna della crisi e della disoccupazione, che in Italia - secondo l'ultimo rapporto dell’Ilo - arriva ad un tasso del 9,7% e diventa ancora più ampia considerando anche cassintegrati e scoraggiati.
Preoccupa inoltre la percentuale di coloro che pur essendo in età da lavoro decide di non cercarlo più (il 5% della forza lavoro secondo l’Ilo), la disoccupazione giovanile (al 32,6% nel quarto trimestre) e la disoccupazione di lunga durata (oltre la metà dei senza lavoro complessivi). Le categorie più colpite sono quella dei giovani e quella dei disoccupati di lunga durata. La disoccupazione giovanile, salita al 32,6% durante il 4° trimestre del 2011, è più che raddoppiata dall’inizio del 2008.
Allo stesso modo, i disoccupati di lunga durata rappresentano il 51,1% del totale dei disoccupati durante il 4° trimestre del 2011. Inoltre, molti lavoratori escono completamente dal mercato del lavoro: nello scorso anno, il tasso dei lavoratori che non cercano più lavoro ha raggiunto il 5% del totale della forza lavoro. Il numero dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione) ha raggiunto il livello allarmante di 1,5 milioni. Si allunga la lista dei suicidi per la perdita del lavoro, dovuti alle difficili condizioni economiche.
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