Chiesa: Cei lancia BeWeb, portale dei beni culturali ecclesiastici italiani


"Un evento di grande rilievo che attesta l'impegno della Chiesa; una Chiesa al passo con i tempi che, grazie alle inedite opportunità offerte dall'ambiente digitale, si mette in dialogo con il mondo attraverso i propri beni culturali". Così monsingor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ha definito BeWeb, il portale dei beni culturali ecclesiastici italiani, presentato ieri a Roma. 

"Con questa operazione - ha spiegato il vescovo - la Chiesa in Italia testimonia l’interesse verso il proprio patrimonio, che per lo più afferisce alle Diocesi e, nello specifico, alle parrocchie; ne assume direttamente la gestione e la valorizzazione, con un'attenzione specifica alla sicurezza e al rispetto delle leggi dello Stato in materia di tutela e di conservazione dei beni culturali". 

"A questo proposito, è doveroso rilevare come il lavoro di inventariazione informatizzata di tali beni mobili di valore storico artistico - che costituisce la base fondamentale del nuovo portale - sia nato e si sia sviluppato mediante accordi specifici stipulati tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero per i beni e le attività culturali fin dal 1996", ha affermato il vescovo.

"Del resto, la cura a custodire e inventariare il proprio patrimonio è un’attenzione che caratterizza da sempre la vita delle comunità cristiane. Va anche riconosciuto che nel periodo tra il dopoguerra e l’inizio degli anni 90, questa attività non sempre è stata oggetto di cura adeguata, almeno rispetto al patrimonio storico artistico, vedendola delegata di fatto allo Stato che l’ha condotta attraverso le Soprintendenze".


"In realtà, - prosegue il vescovo - un'operazione a tappeto come quella realizzata dalle Diocesi e che oggi viene presentata non poteva essere in alcun modo delegata a terzi; poteva essere fatta solo da chi detiene la proprietà di tali beni. Questo non può in alcun modo significare una presa di distanza dalle Istituzioni civili, che anzi sono lieto di salutare con gratitudine nella persona di alcuni suoi rappresentanti". 

"Proprio nell'ambito della collaborazione sancita dagli accordi con esse, le Diocesi italiane, una volta conclusa la campagna di inventariazione, consegnano copia dell’inventario alle Soprintendenze affinché queste possano utilizzarlo nel rispetto delle loro specifiche competenze". BeWeb è la vetrina che rende visibile l'impegnativo lavoro di rilevamento del patrimonio storico e artistico portato avanti delle diocesi italiane sui beni di loro proprietà. 

"In questa occasione - scrive il vescovo - sono contento di ringraziare pubblicamente l'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici per le modalità con le quali ha aiutato le Chiese particolari a rendersi protagoniste responsabili di questa attività, sostenendole in un impegno coerente e uniforme di tutela, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, consentendo, a beneficio di tutti, la fruizione di informazioni, immagini e dati come mai nel passato era stato possibile". 

"Questa operazione, portata avanti dalla Chiesa, di fatto costituisce un contributo essenziale alla cultura italiana del nostro tempo, rendendo ancora più evidente al mondo intero il carattere particolare e unico della nostra nazione quanto a giacimenti di beni culturali. Va, infine, riconosciuto come essa sia stata resa possibile anche grazie ai contributi dell''otto per mille' alla Chiesa cattolica", ha aggiunto il vescovo. Gli inventari informatizzati usufruiscono, infatti, del contributo dell'otto per mille.


Via: Adnkronos

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