Google lancia un nuovo Doodle in occasione dell'equinozio di primavera per festeggiare la fine dell'inverno. Il giorno dell'anno in cui le ore di luce sono pari a quelle notturne diventa sul motore di ricerca una piccola vignetta animata in cui un omino armato di annaffiatoio fa nascere piante e fiori. Il "fantasmino" annaffia se stesso facendo a sua volta spuntare la primavera. La primavera è arrivata in Italia esattamente alle 17:57 in punto, attimo in cui si è verificato appunto l'equinozio, il giorno dell'anno in cui le ore di luce sono pari a quelle notturne.
La parola "equinozio" deriva dal latino "equi -noctis" e significa "notte uguale" al dì. La definizione puramente teorica di lunghezza del dì si riferisce all'intervallo di tempo compreso fra due intersezioni temporalmente consecutive del centro apparente del disco solare con l'orizzonte del luogo geografico. Come spiega Wikipedia, usando questa definizione, la lunghezza del dì risulterebbe di 12 ore. In realtà, gli effetti di rifrazione atmosferica, il semidiametro e la parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del dì ecceda quella della notte.
Agli equinozi, intesi come giorni di calendario, il Sole sorge quasi esattamente ad est e tramonta quasi esattamente ad ovest; ma non esattamente, in quanto (per definizione) l'equinozio è un preciso istante che quindi può, al massimo, coincidere con uno solo dei due eventi, ma non prodursi due volte nell'arco di 12 ore. Nell'emisfero settentrionale, l'equinozio di marzo (che cade il 20 o 21 marzo), è l'equinozio di primavera, e l'equinozio di settembre (che cade il 22 o il 23 settembre) è l'equinozio d'autunno; nell'emisfero meridionale, questi termini sono invertiti.
Anche se la luce diurna nasconde le altre stelle, rendendo difficile vedere la posizione del Sole rispetto agli altri corpi celesti, il Sole ha una posizione definita relativa alle altre stelle. Mentre la Terra gira attorno al Sole, l'apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio nel periodo di un anno. Questo cerchio è chiamato eclittica, ed è anche il piano dell'orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. Gli altri pianeti visibili ad occhio nudo sembrano muoversi lungo l'eclittica poiché le loro orbite sono su un piano simile a quello della Terra.
L'altro cerchio nel cielo è l'equatore celeste. Poiché l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell'orbita, l'equatore celeste è inclinato rispetto all'eclittica. Due volte l'anno, il Sole incrocia il piano dell'equatore terrestre. Questi due punti sono gli equinozi. Il punto dell'equinozio di primavera dell'emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma (γ), mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω).
Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome. L'equinozio è sempre e solo un particolare istante, e non un giorno intero. L’equinozio di primavera, solitamente fissato dal calendario per il 21 marzo, in realtà è già avvenuto questa mattina alle 5:15 secondo i calcoli astronomici, con il sole che oggi è sorto quasi esattamente a est e che tramonterà in prossimità dell’ovest come non avviene mai negli altri giorni dell’anno.
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