Il volo MH370 della Malaysian airlines di cui si sono misteriosamente perse le tracce dall'8 marzo potrebbe aver volato a una quota fuori dalla portata dei radar per raggiungere le basi controllate dai talebani alla frontiera con l'Afghanistan. E' l'incredibile ipotesi a cui lavorano gli inquirenti, si legge sull'Independent, dopo che le autorità hanno confermato che il messaggio finale inviato dalla cabina di pilotaggio ("Allora buonanotte") è partito dopo che uno dei sistemi di comunicazione era già stato disattivato.
L'Independent ha appreso che le autorità malaisiane stanno cercando di ottenere le autorizzazione diplomatiche necessarie per indagare sulla teoria che l'aereo sia stato portato in una delle roccaforti talebani sulla frontiera afgana, nel nordovest del Pakistan. Uno sviluppo che arriva dopo che è stato rivelato che il messaggio finale inviato ai controllori del traffico aereo dalla cabina di pilotaggio del jet - "Tutto bene, allora buona notte" - è stato pronunciato dopo che qualcuno a bordo aveva già disabilitato il sistema di rapporto Acars dell'aereo.
Circa 14 minuti dopo qualcuno ha inoltre disattivato il transponder dell'aereo. Il generale dell'aviazione malaysiana, Affendi Buang, ha riferito ai giornalisti che due azioni diverse, inframezzate da un messaggio teso a tranquillizzare, vi "diranno qualcosa" sulla possibilità che il dirottamento sia stato deliberato o meno. Negli Stati Uniti, di cui diversi esperti partecipano alle indagini, il presidente della Commissione di sicurezza interna alla Camera dei rappresentanti, Michael McCaul, ha giudicato che le informazioni "portano alla cabina di pilotaggio, con il pilota e il copilota".
"Basandosi sulle informazioni ricevute dalla sicurezza interna, dal controterrorismo, dall'intelligence, è successo qualcosa con il pilota", ha aggiunto all'emittente televisiva Fox News. Ha inoltre ammesso l'ipotesi che l'aereo sia stato dirottato e nascosto. Le autorità malaisiane hanno fatto trapelare che i "precedenti" di tutte le persone a bordo, 239, vengono passati al setaccio: piloti, equipaggio, passeggeri, persino tecnici di terra che avevano lavorato sull'aereo prima del suo decollo da Kuala Lumpur l'8 marzo, con destinazione Pechino.
Secondo fonti statunitensi, sentite dal New York Times, l'aereo della Malaysia Airlines sparito da dieci giorni avrebbe deviato dalla sua rotta per una modifica nel sistema di controllo del velivolo. Una manovra che richiede una certa esperienza dei sistemi di volo, abbastanza per inserire nuovi dati nel Flight Management System, che porta l'aereo dal punto di partenza a quello d'arrivo, seguendo un piano di volo impostato prima del decollo. Non è chiaro - secondo le fonti sentite dal quotidiano statunitense - se i nuovi dati siano stati impostati prima o dopo che l'aereo si staccasse dal suolo.
Intanto amplia il suo raggio d'azione Tomnod, il sito di mappe usato per partecipare alla ricerca collettiva in rete del Boeing. Attraverso il sito tomnod.com si può analizzare l'area di ricerca, nel Mar Cinese meridionale, tramite foto ad altissima risoluzione (50 centimetri per pixel), a caccia di tracce che possano consentire il ritrovamento dell'aereo. L'iniziativa è stata lanciata tre giorni fa dalla "DigitalGlobe" che ha ora terminato di inserire le immagini satellitari. "La ricerca cambia costantemente non appena nuove informazioni vengono alla luce", scrive la società su Twitter.
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