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Backup, Achab ora distribuisce Altaro: soluzioni per VM e Office 365


Achab, azienda specializzata nella distribuzione di soluzioni software infrastrutturali a valore per le PMI, annuncia la distribuzione di Altaro, sviluppatore in costante crescita di soluzioni di backup pensate appositamente per gli MSP. Con oltre 50.000 clienti in più di 121 paesi in tutto il mondo, 10.000 partner e oltre 2.000 MSP ad oggi, Altaro si attesta come uno dei più prestigiosi player del mondo in ambito backup capace di offrire funzionalità di alto livello a prezzi competitivi. La scelta di arricchire il portfolio Achab con le potenzialità offerte dalle soluzioni Altaro nasce dall’intento di intercettare e supportare al meglio gli MSP a livello di esigenze, funzionalità e prezzo.

SynetoOS 4: soluzione One-click everything destinata ai manager IT


La soluzione software di Syneto disponibile su tutti i dispositivi della gamma HYPERSeries assicura alle PMI grandi benefici in termini di semplicità, efficienza e convenienza. Un’architettura tutta nuova, basata sull’intelligenza del software che consente un ripristino della attività in meno di 15 minuti. SynetoOS 4 rappresenta la punta di diamante della tecnologia di Syneto. Il nuovo sistema operativo della società europea è ora disponibile su tutti i nuovi dispositivi della gamma HYPERSeries. Si tratta della prima soluzione software al mondo in grado di offrire alle piccole e medie imprese lo stesso livello tecnologico delle aziende enterprise, ma con un grado di complessità ridotto.

Dell e Red Hat aggiornano offerta completa OpenStack private-cloud


Red Hat e Dell hanno annunciato una serie di server ad alta densità ottimizzati per implementazioni OpenStack. Dell e Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, annunciano la disponibilità di una versione potenziata della soluzione Dell Red Hat Cloud, una proposta enterprise-grade private-cloud co-ingegnerizzata basata su OpenStack che indirizza la domanda delle imprese di servizi IT più flessibili, agili ed elastici. Progettata per aiutare i clienti a realizzare cloud OpenStack altamente scalabili, la soluzione integra Red Hat Enterprise Linux 7 e i server rack ad alta densità Dell PowerEdge R630 e R730xd.

Kaspersky scopre Chthonic: il virus che svuota i conti correnti online


Gli analisti di sicurezza di Kaspersky Lab hanno rilevato una nuova pericolosa minaccia malware che colpisce i sistemi di banking online e i loro clienti. È considerata come un’evoluzione del famigerato Trojan ZeuS, Trojan-Banker.Win32.Chthonic, o in breve Chthonic, ed è nota per aver colpito più di 150 banche e 20 sistemi di pagamento in 15 Paesi. Sembra che prenda maggiormente di mira le istituzioni finanziarie situate negli Stati Uniti, in Spagna, Russia, Giappone e Italia. Chthonic sfrutta le funzioni del computer, tra cui la webcam e la tastiera, per rubare le credenziali dei clienti del banking online.

Data Recovery: Kroll Ontrack recupera i dati da VMware Virtual SAN‏


Kroll Ontrack, azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero daticancellazione sicura e computer forensics, ha annunciato nuove competenze per il data recovery da (VSAN). Kroll Ontrack ha infatti recuperato con successo i dati da numerosi hard disk gestiti da VSAN per un cliente in Olanda. Con l’impegno congiunto dei propri ingegneri in tutto il mondo, Kroll Ontrack nello specifico è stata in grado di salvare tutti i dati archiviati nelle macchine virtuali per un totale di 15 dischi e 3 SSD.

Symantec Backup Exec 2014 offre prestazioni fino al 100% più veloci


Backup Exec 2014 offre prestazioni di backup e recovery fino al 100% più veloci rispetto alla versione precedente, un supporto ampio e flessibile della piattaforma, un’interfaccia utente facile da utilizzare e una capacità di migrazione senza soluzione di continuità. Symantec (Nasdaq: SYMC) ha annunciato la disponibilità di Backup Exec 2014, la soluzione che protegge i dati critici delle aziende fornendo un backup potente e flessibile e un ripristino in ambienti ibridi fisici e virtuali.

Red Hat Enterprise Linux 7 ridefinisce il sistema operativo enterprise


Red Hat, Inc., leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato la disponibilità generale di Red Hat Enterprise Linux 7, la più recente major release della principale piattaforma dell’azienda. Red Hat Enterprise Linux 7 non solo getta le basi per l’open hybrid cloud e porta i workload aziendali su infrastrutture convergenti, ma trasforma il sistema operativo in una commodity. Realizzato per soddisfare le esigenze di data center moderni e i requisiti IT di prossima generazione, Red Hat Enterprise Linux 7 abilita l’intero spettro dell’IT aziendale, dai container applicativi ai servizi cloud.

Facebook rilascia Hack, un nuovo linguaggio di scripting open source


Facebook ha annunciato "HACK", un nuovo linguaggio di scripting open source, concepito per superare i limiti di PHP. L'annuncio è stato fatto sul blog della società di Menlo Park. "Oggi stiamo rilasciando Hack, un linguaggio di programmazione che abbiamo sviluppato per HHVM che interagisce perfettamente con PHP. Hack riconcilia il ciclo di sviluppo rapido di PHP con la disciplina prevista dalla tipizzazione statica  mentre aggiunge molte funzioni che si trovano comunemente in altri linguaggi di programmazione moderni". 

"Abbiamo implementato Hack in Facebook ed è stato un grande successo. Nel corso dell'ultimo anno, abbiamo migrato quasi tutta la nostra base di codice PHP in Hack, grazie sia all'adozione organica e una serie di strumenti di refactoring nostrani". Il social network dice che usa Hack per ogni sorta di cose, e piace perché riduce la probabilità di errori semplici che rallentano il processo di sviluppo. "Ogni programmatore PHP conosce giorno per giorno le attività che possono essere complicate o ingombranti".

"Il codice di cui sopra - spiega ancora Facebook - è un grande esempio di un errore comune in cui un metodo potrebbe improvvisamente essere chiamato su un oggetto null, causando un errore di cui non si sarebbe accorto fino al runtime. Un altro esempio è un API complessa, dove gli sviluppatori possono avere una solida conoscenza della sua semantica, ma ancora passare il tempo guardando i nomi dei metodi banali nella documentazione". L'idea alla base del linguaggio è quella di combinare uno più statico come C con uno più dinamico come PHP.


"Tradizionalmente, i linguaggi dinamicamente tipizzati consentono un rapido sviluppo, ma sacrificano la capacità di rilevare gli errori presto e introspezione del codice rapidamente, in particolare su basi di codice di grandi dimensioni. Viceversa, linguaggi staticamente tipizzati forniscono più di una rete di sicurezza, ma spesso a costo di iterazione pratica. Abbiamo creduto che ci doveva essere un punto debole. Così, Hack è nato. Crediamo che offre il meglio di entrambi  i linguaggi tipizzati dinamicamente e staticamente tipizzati, e che sarà prezioso per progetti di ogni dimensione". 

"Hack ha radici profonde in PHP. In realtà, la maggior parte dei file PHP sono già validi file Hack. Abbiamo fatto una scelta consapevole di non sostenere una manciata di funzioni e characteristic deprecated che fossero incompatibili con la tipizzazione statica (ad esempio 'variable variables' e la funzione extract(). Abbiamo anche aggiunto molte nuove caratteristiche che crediamo contribuiranno a rendere gli sviluppatori più produttivi". Facebook sottolinea che la principale aggiunta di Hack è proprio la tipizzazione statica. 

Tuttavia, Hack aggiunge funzionalità aggiuntive al di là del type check statico, tra cui Collections, lambda expressions, e run-time enforcement del return types e parameter types. Le basi di Hack sono state sviluppate dagli ingegneri Bryan O'Sullivan, Julien Verlaguet e Alok Menghrajani. Facebook ha anche lanciato un Developed Day per spiegare il nuovo sistema operativo. Il linguaggio Hack è scritto principalmente in OCaml, mentre HHVM è una macchina virtuale open-source progettata per l'esecuzione di programmi scritti in Hack e PHP.


Via: Facebook

IBM sviluppa un metodo per gestione dinamica banda di rete in cloud


Rimozione dei principali colli di bottiglia prestazionali; il ruolo del Software Defined Network (SDN). I ricercatori IBM  (NYSE: IBM) hanno sviluppato un metodo per la gestione dinamica della capacità di banda della rete all’interno di un cloud, un traguardo che potrebbe portare a miglioramenti significativi delle prestazioni, dell’efficienza e dell’economia del sistema nel suo complesso.

L’invenzione per la quale IBM ha ricevuto il brevetto statunitense n. 8.352.953 (U.S. Patent #8,352,953) - Dynamically Provisioning Virtual Machines - fornisce un metodo per decidere automaticamente il migliore modo per gli utenti di accedere a un sistema di cloud computing, sulla base della disponibilità di banda della rete. Questa invenzione è ideale per applicazioni come i sistemi online che sono in esecuzione all’interno di un cloud e che subiscono variazioni notevoli o inattese nella domanda di servizi, quali ad esempio: 

• siti d'aste o rivenditori online, che registrano picchi di attività in momenti diversi della giornata, nei vari giorni della settimana e durante la stagione delle feste e le promozioni speciali;
• motori di ricerca, che devono rispondere a picchi di attività generati da curiosità comuni nella società e dagli eventi di attualità su un gran numero di argomenti in qualunque momento;

• siti web di agenzie pubbliche e di news, in cui gli sviluppi locali, regionali, nazionali e internazionali e le crisi, che vanno da elezioni a conflitti e calamità naturali, possono generare traffico senza preavviso;
• siti online di importanti eventi sportivi, che registrano una domanda imprevedibile da parte degli appassionati che ricercano statistiche, video e altri contenuti durante le gare in diretta.

Banda di rete dinamica nel cloud
In un tipico ambiente di cloud computing, a ciascun utente viene fornita una macchina virtuale (VM) costituita da un sistema operativo host e da risorse fisiche, quali processore e memoria, per supportare le esigenze applicative dell’utente stesso. Di conseguenza, per accogliere numerosi utenti contemporanei, vengono assegnate più macchine virtuali all’interno del cloud e, quando la domanda di risorse di sistema aumenta e si moltiplica, le applicazioni possono essere frenate dai limiti sulla capacità di banda della rete. 

L’invenzione di IBM consente invece al sistema di riassegnare il lavoro da un nodo all’altro, in modo automatico e dinamico, sulla base dei requisiti e della disponibilità della banda di rete, assicurando che il sistema e le VM possano lavorare con efficienza ed in sintonia con i livelli di servizio attesi dall’utente. Sebbene gli approcci per supportare la virtualizzazione in un cloud siano numerosi, la maggior parte di essi si focalizza principalmente sull’utilizzo e sull’ottimizzazione della CPU e della memoria. 

Ma anche con una gestione efficace di queste funzioni, le prestazioni complessive del sistema possono essere ostacolate dalle limitazioni della capacità della rete. Ponendo l’attenzione sull’aspetto di networking nell’ottimizzazione e virtualizzazione del sistema, questa invenzione elimina un ostacolo all’efficienza complessiva del sistema stesso, consentendo a processori, memoria e rete di lavorare tutti a livelli ottimali.

“Oggi i consumatori usano dispositivi di ogni tipo e si aspettano che le loro app e la loro esperienza di navigazione funzionino sempre, hanno ‘tolleranza zero’ per i colli di bottiglia nella banda di rete” - spiega Ed Suffern, IBM Systems Engineer e responsabile del team di inventori del brevetto. “L’invenzione brevettata di provisioning dinamico di IBM aiuterà i fornitori di servizi cloud ad aumentare le prestazioni della rete e a migliorare la soddisfazione dei clienti”.

I principi del Software Defined Networking
Il provisioning dinamico della banda di rete in un sistema di cloud computing rappresenta le fondamenta del Software Defined Networking, un ambiente per una gestione dinamica delle risorse di rete attraverso programmi automatizzati. L’invenzione richiede che la gestione delle risorse di rete sia effettuata mediante un software che acquisisce i dati dal database di gestione delle informazioni degli switch di rete, in modo da determinare la banda utilizzata da ciascun indirizzo IP assegnato a ciascuna VM all’interno del nodo di calcolo. 

Quando la larghezza di banda della rete aumenta e viene limitata in un nodo, il sistema riassegna in automatico alcune delle VM a un altro nodo, che dispone della capacità di banda richiesta. Questa invenzione può essere applicata a vari sistemi operativi, tra cui Linux, Windows, CentOS e UNIX e su svariate piattaforme hardware, quali IBM System x e BladeCenter, PureFlex e Power Systems. Maggiori informazioni su invenzione di IBM e la leadership dei brevetti è disponibile a questo link. Per ulteriori informazioni su IBM Systems, andare qui.


Fonte: Ketchum

Microsoft presenta Windows 8 Consumer Preview per il test pubblico


Al Mobile World Congress Microsoft ha rilasciato Windows 8 Consumer Preview, una versione di prova per il grande pubblico che anticipa l'uscita del nuovo sistema operativo, prevista per l'autunno. Per l'occasione Steven Sinofsky, presidente delle divisioni Windows e Windows Live, assieme al team di ingegneri sviluppatori, ha svelato l'interfaccia Touch di Windows 8 e una lunga serie di nuove funzioni. Dalla developer preview di settembre, Microsoft ha apportato 100.000 modifiche.

Facebook presenta compilatore Virtual Machine per HipHop PHP


Gli ingegneri di Facebook hanno creato un nuovo strumento che promette di consentire una sensibile diminuzione dei tempi e delle risorse necessarie all’elaborazione di pagine in PHP. Arriva infatti HipHop Virtual Machine (HHVM), un compilatore Just-In-Time che consente di eseguire il popolare linguaggio open source il 60% più velocemente rispetto all’interprete corrente e di ridurre del ben 90% l'uso della memoria.

"Siamo sempre alla ricerca di modi per rendere la nostra infrastruttura informatica più efficiente, e nel 2010 abbiamo implementato HipHop PHP per contribuire a sostenere il crescente numero di utenti di Facebook. Mentre HipHop ci ha aiutato a fare progressi significativi nello svolgimento del nostro codice, la sua compilazione statica per ottimizzare il nostro codice che richiede tempo", scrive in una nota su Facebook Engineering, Jason Evans, ingegnere sviluppatore di Facebook.

"Siamo stati anche costretti a sviluppare un separato interprete HipHop (HPHPi) che richiede un grande sforzo per mantenerlo. Così, all'inizio dello scorso anno, abbiamo messo insieme una piccola squadra per sperimentare la traduzione dinamica del codice PHP nel codice macchina nativo. Il risultato è un nuovo motore di esecuzione PHP basato sul Language Runtime HipHop che noi chiamiamo la macchina virtuale HipHop (HHVM). Siamo entusiasti di annunciare che Facebook sta ora usando il veloce HHVM in sostituzione dell'HPHPi, con l'intenzione di utilizzare eventualmente HHVM per l'esecuzione di tutto il PHP".

HipHop trasforma PHP in codice C ++ ottimizzato, consentendo il caricamento più veloce durante l'esecuzione. Facebook utilizza HPHPi (e ora HHVM) giornalmente per lo sviluppo del software, ma utilizza il compilatore HipHop (HPHPC) per creare i binari che servono all'ottimizzazione del sito web di Facebook. HPHPC è in sostanza un compilatore tradizionale statico che converte PHP → AST → C + + → x64. I tecnici di Facebook sono da tempo ben consapevoli dei limiti dell'analisi statica imposta da un siffatto linguaggio dinamico come PHP, senza dimenticare i rischi insiti nello sviluppo di software con HPHPI e la distribuzione con HPHPC.

Esempio di programma PHP tradotto in HHBC

Le esperienze con HPHPC hanno portato gli ingegneri a sperimentare la traduzione dinamica nel codice macchina nativo, noto anche come just-in-time (JIT). Un traduttore dinamico osserva i tipi di dati per come il programma viene eseguito, e genera lo specializzato tipo di codice macchina. Facebook purtroppo non ha avuto un modello pulito della semantica del linguaggio PHP integrato in HipHop, come HPHPC e HPHPi che sono basati direttamente su due distinti alberi di implementazione di sintassi astratta (AST), piuttosto che condividere una rappresentazione unificata intermedia.

Perciò Facebook ha sviluppato un alto livello di stack-based virtual machine su misura per PHP che esegue HipHop bytecode (HHBC). Hhvm utilizza Hphpc di PHP → implementazione AST ed estende la pipeline per PHP → AST → HHBC. Facebook ha iterativamente sviluppato congiuntamente sia un interprete e una dinamica HHBC → x64, traduttore che interopera in modo trasparente, con l'obiettivo primario di restare pulito a sostegno della traduzione. Rimangono ancora molte sfide, così come alcune incertezze per quanto riguarda il comportamento del traduttore quando si esegue l'intera base di codice PHP Facebook.

Nel breve periodo Facebook ha bisogno di stabilizzare il traduttore e creare un formato su disco bytecode (per ridurre i tempi di avvio e memorizzare i risultati globali dell'analisi statica). Poi avrà bisogno di ottimizzare / sintonizzare sia il traduttore e l'interprete, come si osserva dal comportamento del sistema sotto la produzione di carichi di lavoro. Jason Evans è un software engineer del team di HipHop a Facebook, una delle 20 persone che hanno contribuito finora al progetto HHVM.

Ulteriori informazioni su HipHop: Muoversi velocemente (annuncio originale); Sei mesi più tardi (retrospettiva a sei mesi dal lancio). Più ottimizzazione per efficienza dei serverRendere più veloce HPHPi. Il codice HHVM è profondamente integrato con il codice sorgente HipHop, e Facebook continuerà a condividere HipHop con il pubblico attraverso il sito GitHub per HipHop e mailing list, proprio come ha fatto dal rilascio iniziale HipHop nei primi mesi del 2010.

Libero.It lancia offerta di cloud computing per il mercato europeo


Libero Srl, società nata a maggio 2011 dallo spin off di WIND, lancia Libero Cloud, un’offerta innovativa di cloud computing rivolta al mercato europeo basata sulla tecnologia di  "smart computing", sviluppata dalla start-up americana Joyent, che assicura eccellenti prestazioni e una delle piu’ moderne soluzioni di cloud computing presenti oggi sul mercato. Libero Cloud è la piattaforma ideale per ospitare applicazioni pubbliche e private che vanno dal semplice sito web, al sito di e-commerce, fino alla più complessa applicazione aziendale, con i vantaggi di scalabilità ed elasticità tipici delle soluzioni in cloud. 

La piattaforma consente di configurare un completo data center in grado di soddisfare le piu’ articolate esigenze applicative scegliendo macchine virtuali fino a 96 GB di RAM e 12 CPU, con sistemi operativi Joyent SmartOS, Linux o Windows, data base machines MySQL e traffic managers Zeus (IaaS). Inoltre, per lo sviluppo applicativo sono disponibili le macchine virtuali Node.js basate sul linguaggio "server-side" Java Script, particolarmente adatto allo sviluppo di mobile apps e di applicazioni real-time (PaaS). 

Libero Cloud è ospitato nei data center di ITnet dislocati a Milano, Roma e Genova ed è in grado di assicurare i più elevati standard di sicurezza ed affidabilità, incluse le soluzioni di disaster recovery. L’infrastruttura hardware utilizza server Dell della serie PowerEdge e i collegamenti a Internet sono assicurati dalla rete di WIND, che permette di raggiungere in modo ottimale anche i punti più periferici della rete Italiana (round trip < 30 ms).  

"Libero Cloud - afferma Antonio Converti, amministratore delegato di Libero Srl - vuole anche indirizzare i temi espressi nell’Agenda Digitale del sistema Italia, fornendo una piattaforma in grado di rendere piu’ competitivo il sistema delle PMI Italiane sul mercato globale”. ”La nostra collaborazione combina l’esperienza nei servizi di data center di Itnet e la leadership di Libero sul web con l’innovativa e consolidata tecnologia cloud di Joyent” afferma Philippe Weppe, Presidente EMEA di Joyent.

Fonte: ASCA
Via: Primaonline

Cisco acccelera l'innovazione di data center virtualization con Microsoft


Cisco ha annunciato la sua collaborazione con Microsoft per fornire soluzioni di data center virtualization progettate per offrire una migliore scalabilità e controllo delle operazioni degli ambienti virtuali Microsoft Windows Server “8”. Il Cisco Nexus® 1000V distributed virtual switch e il Cisco Unified Computing System™ con capacità di Virtual Machine Fabric Extender (VM-FEX) opereranno con Windows Server Hyper-V hypervisor per fornire ai clienti funzionalità avanzate di Cisco che saranno costanti in tutte le reti virtuali e fisiche supportando allo stesso tempo i processi esistenti dell’IT management dei clienti. Cisco Nexus 1000V Virtual Switch offre ulteriore visibilità, controllo e flessibilità operativa per ambienti Hyper-V:
  • Il Cisco Nexus 1000V distributed virtual switch, aggiunge l’approvvigionamento dinamico delle risorse e le capacità di gestione di Cisco NX-OS Software a Windows Server Hyper-V, per semplificare le operazioni delle infrastrutture di virtual networking come estensioni delle reti fisiche. Fornisce inoltre: piena visibilità al livello di VM e controlli di sicurezza in ambiente virtualizzato che siano consistenti con le reti fisiche Cisco.
  • Le policy di enforcement di Cisco, il provisioning automatico e le funzionalità diagnostiche sono disponibili grazie a Cisco Nexus 1000V, e supporteranno gli amministratori IT nell’implementare in modo rapido workload virtuali negli ambienti Windows Server Hyper-V e renderli scalabili per grandi data center.
  • Lavorando con gli strumenti di Microsoft System Center Virtual Machine Manager (VMM), Cisco Nexus 1000V aiuterà la rete, la virtualizzazione e gli amministratori dei server ad ottenere efficienza in ambienti collaborativi multi-tenant e virtuali mobili. Inoltre, li aiuta ad ottenere dati accurati in tempo reale per il troubleshooting degli ambienti virtuali.
  • Grazie all’integrazione con il software per la sicurezza di Cisco (Virtual Security Gateway e Virtual ASA), il software di ottimizzazione delle applicazioni (Virtual Wide Area Application Services) e il software di monitoraggio della rete (Network Analysis Module), il Nexus 1000V offre sicurezza diffusa a livello delle macchine virtuali e accelerazione delle applicazioni per gli ambienti multi-tenant, e allo stesso tempo attività di monitoraggio e reporting attivabili VM-to-VM.
Cisco Unified Computing System VM-FEX offre semplicità a livello operativo e performance in ambienti virtualizzati:
  • Cisco UCS™ con le funzionalità VM-FEX, aiuta gli amministratori IT a fornire, configurare, gestire, monitorare e diagnosticare il traffico di rete nelle macchine virtuali all'interno di un'unica infrastruttura unificata che gestisce le risorse di computing, di rete e della virtualizzazione.
  • VM-FEX si avvale anche delle funzionalità Microsoft SR-IOV presenti in Windows Server 8 Hyper-V per avere una performance I/O "bare metal" della macchina virtuale.
  • Con la convergenza delle reti fisiche e virtuali in un'unica infrastruttura virtuale, VM-FEX riduce il numero di punti di gestione che l'amministratore di rete deve monitorare, e offre lo stesso set di funzioni coerente per le infrastrutture virtuali e fisiche. Ciò migliora anche l’ingegneria del traffico, la visibilità e la capacità di risoluzione di problemi per il traffico VM, così gli amministratori IT possono progettare un’infrastruttura di rete virtuale e fisica.
  • Le implementazioni delle applicazioni saranno più veloci rendendo automatica la creazione di una macchina virtuale attraverso configurazioni di rete nel rispetto delle policy che sono supportate da strumenti di virtualizzazione di entrambe le aziende.
 Maggiori informazioni sulle news sono disponibili al link http://newsroom.cisco.com.

Nuova architettura data center Open Fabric da Extreme Networks


Extreme Networks ha presentato le soluzioni data center Extreme Networks Open Fabric, un portafoglio di switch data center cloud-scale che consentono di sviluppare in modo economicamente conveniente reti virtualizzate, mobili e altamente efficienti contraddistinte dai migliori livelli di performance, bassa latenza ed efficienza energetica. Le soluzioni data center Extreme Networks Open Fabric sfruttano tecnologie basate su standard offrendo al contempo le ultimissime innovazioni disponibili in tema di reti cloud-scale. 

La soluzione per data center Extreme Networks Open Fabric si basa completamente sul sistema operativo ExtremeXOS ed enfatizza elementi come lo switching wire-speed delle Virtual Machine (VM), le funzioni di intelligence per automatizzare la mobilità delle VM attraverso XNV, la connettività server ad alta densità da 10Gbs non-blocking basata su standard, e l'interconnessione ad alta densità del fabric a 40Gbs non-blocking con forwarding multi-path, progettata per evolvere a 100GbE. 

L'architettura per data center Extreme Networks Open Fabric integra la tecnologia OpenFlow basata su standard per semplificare il provisioning di rete e supporta il Data Center Bridging (DCB) per il consolidamento dei fabric storage e LAN all’interno del data center, inclusi iSCSI e FCoE. “La nuova soluzione per data center Extreme Networks Open Fabric conferma il nostro incessante impegno verso l'innovazione nel campo dei data center”, ha sottolineato Shehzad Merchant, Vice President Technology di Extreme Networks.


“Il cloud sta facendo grandi passi avanti sia in termini di diffusione che di servizi forniti; al contempo le applicazioni e le Virtual Machine stanno assumendo una valenza sempre più mobile e dinamica, richiedendo alla rete un grado di performance e controllo notevolmente più elevato”. BlackDiamond X8 offre innovazioni rilevanti con una capacità di switching di 20 Terabit, al vertice del mercato, 1,28 Tbps di bandwidth per slot, performance pari a 11,4 miliardi di pacchetti al secondo (Bpps) e capacità di commutare 128.000 VM al secondo a velocità wire-speed. 

Lo switch modulare coniuga i più alti livelli di densità in 1/3 di rack, supporto per la virtualizzazione e massima efficienza energetica a 5 watt per porta 10GbE. La bassa latenza del BlackDiamond X8, inferiore a 3 microsecondi, e il supporto per la ridondanza N+1 contribuiscono a garantire una scalabilità ancora maggiore del data center. BlackDiamond X8 è dotato di alimentazione, gestione e fabric ridondanti ed è predisposto per 768 interfacce da 10Gb. Le prime prove presso i clienti sono previste a ottobre 2011. 

Gli switch Summit X670 integrano fino a 64 porte ad alta densità da 10 GbE in 1RU e supportano un massimo di 448 porte 10 GbE in uno chassis virtuale da 8 unità mediante SummitStack-V160, raggiungendo fino a 160 Gbps di bandwidth di stacking con funzioni di forwarding distribuito. Gli switch TOR Extreme Networks Summit X670 offrono inoltre una latenza inferiore al microsecondo. Saranno disponibili dal prossimo mese di luglio. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.extremenetworks.com.

Oracle, disponibile per tutti la virtual machine VM VirtualBox 4.0


Oracle ha annunciato la disponibilità di Oracle VM VirtualBox 4.0., migliorando così ulteriormente la popolare piattaforma software open source. VirtualBox è un potente prodotto di virtualizzazione per imprese, nonchè uso domestico per x86 AMD64/Intel64.