Giornata di spostamenti sulla Stazione spaziale internazionale. L'equipaggio della Expedition 37: il comandante Fyodor Yurchikhin coadiuvato dall'astronauta italiano dell'Esa, Luca Parmitano in qualità di ingegnere di volo e secondo pilota e dall'astronauta dalla Nasa, Karen Nyberg ha spostato la navetta Sojuz Tma-09M sganciandola dal modulo russo Rassvet, dov'è rimasta attraccata per oltre 5 mesi, riagganciandola, con una manovra durata circa 20 minuti, al boccaporto del modulo di servizio Zvezda, lasciato libero dalla navetta cargo europea Atv-4 "Albert Einstein", ripartita per disintegrarsi nell'atmosfera terrestre col suo carico di rifiuti cosmici.
La manovra si è resa necessaria per fare spazio alla Soyuz del prossimo equipaggio in arrivo sulla base orbitante il 7 novembre 2013 mentre il ritorno sulla Terra di Parmitano e dei suoi compagni d'equipaggio è previsto per il 10 novembre, con atterraggio nella steppa del Kazakhstan l'11 novembre. Per qualche giorno, dunque, sulla Stazione Spaziale Internazionale ci sarà un maxi-equipaggio di 9 persone, mai così tanti dai tempi delle missioni Shuttle. Lo spostamento della Sojuz da un boccaporto all'altro non è una manovra usuale e, come ha confermato lo stesso Parmitano sul suo blog, è stata effettuata con un pilotaggio totalmente manuale.
"Una manovra fatta raramente - ha scritto l'astronauta - per la quale mi sono addestrato insieme a Fyodor e che quindi sono contento di poter effettuare". I tre nuovi membri dell'equipaggio della Iss saranno l'astronauta della NASA Rick Mastracchio, l'astronauta della Japan Aerospace Exploration Agency Koichi Wakata e il comandante della Soyuz Mikhail Tyurin della Russian Federal Space Agency - che attraccherà la loro navicella Soyuz TMA-11M al Rassvet il 7 novembre circa sei ore dopo il loro lancio dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. I tre nuovi tecnici di volo stanno completando a Baikonur i preparativi e l'addestramento per il lancio finale, spiega la NASA.
Mastracchio, Wakata e Tyurin consegneranno una torcia olimpica alla stazione per la tappa più lunga del suo viaggio verso le Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi, in Russia. Gli ingegneri di volo Oleg Kotov e Sergey Ryazanskiy, che porteranno la torcia al di fuori della Stazione Spaziale internazionale durante una simbolica passeggiata nello spazio, il 9 novembre, hanno lavorato nel segmento russo della stazione Giovedi per installare le luci alle tute spaziali U.S. e le telecamere ai caschi delle tute spaziali russe Orlan. La torcia tornerà sulla Terra insieme a Yurchikhin, Nyberg e Parmitano, il 10 novembre, quando saranno a bordo della loro Soyuz per il viaggio di ritorno, dopo più di cinque mesi nello spazio.
Al cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, il comandante dell'Expedition 38/39 Soyuz Mikhail Tyurin della agenzia spaziale federale russa (Roscosmos), l'ingegnere di volo Rick Mastracchio della NASA e l'Ingegnere di Volo Koichi Wakata della Aerospace Exploration Agency giapponese e i membri dell'equipaggio di backup Max Suraev di Roscosmos, Reid Wiseman della NASA e Alexander Gerst dell'Agenzia spaziale europea hanno partecipato a una serie di attività che si sono svolte dal 26 ottobre all'1 novembre come preparazione al lancio di Giovedì prossimo. Il repertorio comprende l'arrivo dell'equipaggio di Baikonur, controllo dell'adattamento alla loro navicella Soyuz e altre attività correlate.
Al cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, il comandante dell'Expedition 38/39 Soyuz Mikhail Tyurin della agenzia spaziale federale russa (Roscosmos), l'ingegnere di volo Rick Mastracchio della NASA e l'Ingegnere di Volo Koichi Wakata della Aerospace Exploration Agency giapponese e i membri dell'equipaggio di backup Max Suraev di Roscosmos, Reid Wiseman della NASA e Alexander Gerst dell'Agenzia spaziale europea hanno partecipato a una serie di attività che si sono svolte dal 26 ottobre all'1 novembre come preparazione al lancio di Giovedì prossimo. Il repertorio comprende l'arrivo dell'equipaggio di Baikonur, controllo dell'adattamento alla loro navicella Soyuz e altre attività correlate.
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