Paolo Cirio ed Alessandro Ludovic (due italiani), hanno catturato dai profili pubblici di Facebook nomi, luoghi e foto pubblicamente accessibili tra 1 milione di profili degli iscritti a Facebook. Non contenti, i due hanno poi deciso di suddividere le persone così "catturate" in categorie, creando una descrizione per ciascuno di essi attraverso un algoritmo e resi visibili 250000 profili sul loro sito. Dal sito assicurano che si tratta d'una colossale operazione di valore simbolico e anche artistico. I due creatori di Lovely-Faces hanno anche dedicato al loro progetto il sito web Face-to-Facebook, nel quale spiegano le loro reali intenzioni, vale a dire quelle di sensibilizzare verso il furto d’identità in un’epoca in cui i dati di ognuno di noi sono online, spesso alla mercé di eventuali malintenzionati. Il software effettivamente ha estratto 250.000 facce che erano collegate ai dati pubblici contenuti nel loro database.
La stragrande maggioranza delle immagini sono amatoriali e in qualche modo inconsapevolmente seducenti. Tutti possono rubare dati personali e ri-contestualizzare in un contesto del tutto inatteso. La provocazione ha sicuramente fatto effetto, visto che è intervenuto in merito anche Barry Schnitt di Facebook per ricordare le regole di servizio sulla raccolta automatizzata dei dati: "Stiamo indagando questo sito e prendere i provvedimenti opportuni", ha detto il direttore della comunicazione politica di Facebook, Barry Schnitt. Se avete inserito le vostre informazioni nel profilo Facebook pubblicamente accessibili a tutti, c’è una buona probabilità che fate parte del mondo di Lovely-Faces.com. Se la vostra identità è stata colpita da questo sito, basta scrivere ai due e loro provvederanno a rimuovere immediatamente i vostri dati. È possibile utilizzare il modulo di contatto predisposto. A questo indirizzo trovate il comunicato stampa in formato PDF.
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