ON: il sistema innovativo di telemedicina per i pazienti affetti da SLA


“On” è il sistema innovativo di telemonitoraggio dello stato di salute che consente la gestione integrata della malattia cronica di persone a rischio, realizzato appositamente per rispondere all’alta complessità del paziente affetto da SLA. Progetto finanziato da Filas spa - Finanziaria Laziale di Sviluppo, On nasce da una lunga fase di studio e di progettazione durata due anni che ha coinvolto aziende leader del settore, università italiane e il non-profit.

Partner
Info Solution Spa, azienda coordinatrice del progetto, ha messo a disposizione la pluriennale esperienza in percezione artificiale maturata all’interno di programmi di ricerca su Intelligenza Artificiale in ambito spaziale, logistico e di ausilio ICT (Information Communication Technology) ai disabili. L’azienda Labor Srl, invece, ha condiviso la sua esperienza nell’integrazione di sensori su dispositivi di campo, maturata in molteplici programmi di ricerca biomedica. 

Il progetto si è avvalso inoltre della collaborazione di Viva la Vita onlus, associazione di familiari e malati di SLA, e di quattro istituti di ricerca: l’RFID Lab del CATTID (Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza); Biolab - Dipartimento di Elettronica Applicata, Università degli Studi Roma Tre; Policlinico Umberto I – Centro SLA del Dipartimento di Scienze neurologiche e AIRLab “Artificial Intelligence and Robotics Lab” del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano. 

Lo studio
Le tecnologie assistive, ovvero gli strumenti che permettono ad un disabile di interagire con un sistema informatico, sia per controllare il movimento, sia per controllare altri dispositivi o semplicemente per fruire di applicazioni di comunicazione, implicano conoscenze sulla percezione robotica intelligente e la fusione dei vari tipi di dato da essa provenienti. 

Il sistema si basa sullo sviluppo di processi, protocolli e metodi di elaborazione in ambito medico per la diagnosi a distanza e per monitorare l’ingravescenza della perdite funzionali, sviluppando interfacce ad hoc basate su tecnologie assistive per preservare l’interazione dei pazienti con l’ambiente e le persone delegate alla loro assistenza. 

È stata sviluppata l’infrastruttura tecnologica attraverso l’integrazione di tecnologie di comunicazione e sensoristica wireless, mirando alla compensazione dell’autonomia compromessa del paziente tramite lo sviluppo di interfacce BCI - Brain Computer Interface che intercettano le onde celebrali e di Eye Tracking che sfruttano il solo movimento degli occhi per il controllo di allarmi, carrozzine elettromeccaniche e dispositivi multimediali nell’ambiente domestico. 

Dallo studio condotto, è emerso che l’alta variabilità nei casi esaminati dall’esordio fino allo stadio avanzato e il periodico follow up clinico del paziente, soprattutto in ospedale, sono indice di una inadeguatezza delle strutture cliniche non attrezzate per effettuare con adeguata frequenza periodici controlli diagnostici sullo stato di ingravescenza di ciascuna area vitale compromessa del paziente. 

Intervalli fino a tre mesi tra due successivi controlli inducono, in alcuni casi, a crisi acute da sopravvenute degenerazioni funzionali che comportano un peggioramento generale non reversibile delle condizioni del paziente. Non vi sono, inoltre, procedure per la gestione delle urgenze, che classifichino la tipologia di allarme e prevedano il trasporto alla struttura più idonea. Il sistema realizzato si inserisce in questo contesto, al fine superare le attuali carenze di monitoraggio.

Architettura del sistema
I sensori realizzati, tutti wirless ed in rete sia nell’ambiente domestico che al di fuori, sono costituiti da un dispositivo che analizza il segnale vocale e della deglutizione, un pulsiossimetro per misurare la capacità ventilatoria dell’assistito ed un misuratore di forza residua. Quest’ultimo si basa sull’uso combinato di un elettromiografo e di dinamometri opportunamente attrezzati. 

Il server centrale che raccoglie i dati è accessibile via internet attraverso una web interface dalla quale il medico potrà controllare lo stato attuale di monitoraggio del paziente, i valori storici, e sarà in grado di programmare le attività di autodiagnosi e impostare i valori di soglia degli allarmi sui quali essere tempestivamente avvertito. 

I sensori per il controllo dell’ambiente domestico variano in funzione delle capacità motorie residue: da semplici interruttori azionabili con deboli movimenti delle dita, da sistemi di tracciamento del movimento del capo, ai più sofisticati sistemi di “eyetracking” in grado di inseguire il movimento dei bulbi oculari fino alla BCI in grado di utilizzare un particolare segnale celebrale generato intenzionalmente dal paziente addestrato per comunicare frasi o azionare dispositivi. 

Questa interfaccia utente basata su BCI è flessibile in modo da poter essere utilizzata sia per comunicare, quando le scelte a disposizione sono lettere, sia per il controllo di attuatori quando le scelte sono comandi da inviare a dispositivi opportuni nella domotica.

On è un sistema pilota nel panorama del tele monitoraggio e degli ausili, progettato per pazienti con SLA e come tali ad alta complessità. Il sistema è scalabile, pertanto è facilmente adattabile ad ogni tipo di patologia invalidante. Alla base del progetto c'è il paziente, su di esso è pensato e progettato il design del sistema, tenendo conto degli aspetti medici, di quelli psicologici e della efficacia in termini di riduzione di costo per il sistema sanitario nazionale. Link: http://www.wlavita.org

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