Robot Museum, aperto a Madrid grande museo sulla storia dei robot


Abbiamo imparato negli anni a conoscerli, C1P8 l'amico meccanico di Luke Skywalker, ASIMO il primo robot umanoide capace camminare e correre e dotato di un sistema di riconoscimento facciale, AIBO il cane robot capace di giocare come un vero amico a quattro zampe. Ora a Madrid è stato aperto il più grande museo dei robot di Europa che ripercorre la storia degli automi e dei robot dalle origini ad oggi.

"I robot nel futuro ci aiuteranno a svolgere compiti che oggi non possiamo svolgere e prenderanno il posto degli uomini in lavori pesanti" spiega Pablo Medrano proprietario e ideatore della collezione Juguetr nica che considera i robot pezzi d'arte ma anche utili strumenti per lo sviluppo della società. Tra i tantissimi esemplari esposti Nao è una delle stelle più amate dai visitatori: parla 19 lingue, saluta con cortesia tutti i suoi interlocutori, ma appena sente le note del Gangnam style di PSY, non resiste e si mette a ballare.



Pezzi da film e frammenti di storia, in mostra infatti ci sono anche alcuni esemplari di robot realizzati dalla Nasa per le esplorazioni spaziali. Il confine tra finzione e realtà nel futuro è destinato ad assottigliarsi. Daniel Bayon , CEO di Juguetrónica, professa di essere un fan dei robot e dopo dieci anni sotto la direzione del negozio è stato in grado di mettere insieme una collezione con tutti quei robot che considerava affascinante commerciali. Quindi ha aperto il museo. 

"Il Museo è un'estensione del negozio Juguetrónica. Nasce, da un lato, dalla mia passione per la robotica e perché ho ​​incontrato una persona, Pablo Medrano, specialista della robotica di intrattenimento. Stavamo pensando a cose e crediamo in questo", racconta Bayon, spiegando ciascuno dei robot che compongono la collezione. Il Robot Museum ha la più grande collezione di robot in Europa e la seconda più grande collezione al mondo del cane robot AIBO. 


Bayon osserva che la maggior parte dei reperti non è mai stato in vendita e sono funzionali. Ci sono altri casi, come AIBO, che sono le copie che non sono mai state utilizzate, che li rende ancora più speciali. I robot sono pezzi d'arte, pienamente" ha considerato Bayon. Nel brand commerciale del museo troviamo esposti i robot di WowWee, disegnatori per la NASA e EMRoS, il robot funzionale più piccolo mai costruito da SEIKO EPSON. Ma ci sono molti altri robot da compagnia che cercano di simulare le azioni di un essere vivente. 

E' il caso di NAO che può essere utilizzato come un compagno dipendente. In mostra anche prototipi di robot in concorso condotti da team dell'Università di Alcalá di Henares. "Vogliamo che i robot siano in grado di aiutarci, proprio come  gli elettrodomestici e i computer che ci stanno aiutando, quando anni fa era impensabile. Spero che in pochi anni i robot possano soddisfare le nostre necessità quotidiane, soprattutto quelle delle persone anziane", ha detto Bayon.







Fonte: TMNews
Via: ABC

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