Google lancia una guida online per proteggere i siti da attacchi hacker


Google ha deciso di scendere in campo per aiutare i webmasters che sono stati vittima di attacchi da parte di hacker sui propri siti, correndo in aiuto di queste vittime ignare e proponendo una vera e propria guida online composta da 8 steps. "Ogni giorno, i criminali informatici compromettono migliaia di siti web. Gli hacks sono spesso invisibili agli utenti, pur rimanendo dannose per chiunque effettui la visualizzazione della pagina - tra cui il proprietario del sito", scrive Google.

"Ad esempio, all'insaputa del proprietario del sito, l'hacker potrebbe aver infettato il sito con il codice dannoso che a sua volta è in grado di registrare sequenze di tasti sui computer dei visitatori, rubare le credenziali di accesso per l'online banking o transazioni finanziarie". Come si legge sulla pagina della guida  "Webmasters help for hacked sites", navigando in Internet può capitare di trovarsi di fronte a frasi del tipo “Il sito potrebbe essere compromesso” oppure “La pagina che stai visitando è stata bloccata”. 

Messaggi che indicano che il sito che si vorrebbe visitare è stato oggetto di manipolazioni di codice o infezioni da parte di hacker e che scoraggiano, il più delle volte, l’utente a visitarlo. Ed è proprio per venire in soccorso di quanti hanno un sito Internet bloccato da questi attacchi che Google ha scelto di preparare questa utilissima guida, composta da molti articoli e video ricchi di consigli per evitare che un hacker possa attaccare il proprio sito e per riconquistare la piena padronanza della situazione nel caso in cui il sito sia stato già violato. 



Gli argomenti individuati nelle schede sono molteplici: si va dalle ragioni che spingono i cyber criminali a tentare di intrufolarsi nei codici di programmazione del sito alle cure virtuali che si possono seguire per ripulire il sito web e proteggerlo da eventuali malintenzionati, fino al recupero del sito attraverso l’utilizzo di un host web. Informazioni che possono essere utili anche agli utenti comuni, perché gli hacker hanno spesso l’obiettivo di intrufolarsi nelle righe dei codici dei siti per rubare dati sensibili, soprattutto in merito a transizioni finanziarie e operazioni bancarie. 

Da parte di Google, si tratta certamente di una utile operazione di immagine, volta a stringere ancora di più i legami con i webmaster di tutto il mondo. Non bisogna dimenticare, infatti, che i gestori di siti internet possono essere potenziali inserzionisti nel programma ad di Google, e costituiscono quindi una risorsa importante da coccolare e salvaguardare il più possibile. Ma bisogna anche considerare che Google è, ormai da tempo, il motore di ricerca più utilizzato sul web ed è nel suo interesse cercare di mantenere questa posizione di predominio, liberando il campo da possibili pericolose intromissioni. 

Già nel 2010, il colosso web aveva lanciato un programma di rafforzamento delle difese da attacchi di hacking, con il quale venivano ricompensati tutti coloro che riuscivano a trovare delle falle o dei bug che potevano costituire delle potenziali minacce per l’intromissione di hacker e malintenzionati. Nel sito "Guida per i siti hacked", Google ha inserito il tutorial video, spiegando come identificare le vulnerabilità che hanno portato l’hacker a intrufolarsi nel sistema e come ripulire il sito dal codice da esso inserito al suo interno.


Via: Assodigitale

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