Internet mi fido, in arrivo il codice di autodisciplina per i siti web‎


E' già pronta la proposta del governo per il «Codice di autodisciplina a tutela della dignità della persona sulla rete internet», idea lanciata dal ministro dell'Interno Maroni a dicembre «per selezionare già in partenza i contenuti non conformi al codice etico» sul web. Il protocollo individua in quattro articoli le «procedure volte a contrastare l'uso illecito delle risorse internet fornite dai soggetti aderenti». 

Il marchio si chiamerà «Internet mi fido» e i siti che decideranno di aderire al progetto dovranno pubblicare online «le linee guida alle quali l'utente sarà chiamato a conformarsi». Obbligo dei provider, se sottoscriveranno l'accordo, sarà quello di rimuovere contenuti illeciti, ovvero «quelli che incitano all'odio, alla violenza, alla discriminazione, ad atti di terrorismo, o che offendono la dignità della persona, o costituiscano una minaccia per l'ordine pubblico». 

Tradotto in numeri vuol dire addio a un quarto dei gruppi presenti su Facebook. Dall'altro lato, il protocollo imporrebbe ai provider di fornire agli utenti «tutte le informazioni utili per poter avanzare eventuali reclami». Obiettivo del documento, come avviene già per la pubblicità, è quello di fornire a chi opera su internet regole e codici senza dover aspettare l'intervento della magistratura. 

Tuttavia gli «access provider» devono impegnarsi per assicurare «una tempestiva collaborazione con le autorità giudiziarie e le forze di polizia». Tra le novità più curiose, l'introduzione di un referente che operi come «punto di contatto con le istituzioni, le autorità giudiziarie e la polizia». Gli operatori di settore non commentano la proposta ma «aspettano l'avvio di un tavolo di lavoro per discutere con il governo».

Via: Il Sole 24 Ore

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