Piccola apertura di vedute da parte del Governo Pakistano nei confronti del più grande contenitore mediale della rete, YouTube. Sbloccato l’accesso ad alcuni materiali audio video, ma censura e oscuramento per file considerati “sacrileghi e profani”. Il Pakistan ha infatti in parte sbloccato l'accesso al popolare sito di condivisione video YouTube, ma i collegamenti a "materiale sacrilego o profano" rimarranno vietati, ha detto oggi un funzionario governativo.
Il Pakistan aveva bloccato l'accesso a YouTube la settimana scorsa nel tentativo di contenere contenuti considerati blasfemi, il giorno dopo aver vietato l'accesso al sito di social networking Facebook a tempo indefinito per via di una competizione online tesa a ritrarre il profeta Maometto, cosa vietata dalla religione musulmana. «Abbiamo tolto il blocco solo a quella parte che non propone alcun contenuto sacrilego o profano», ha detto alla Reuters Naguibullah Malik, segretario dell'Informazione Tecnologica e Telecomunicazioni.
Ma mentre molti dei video collegati alla competizione restano bloccati, altri erano accessibili in Pakistan da giovedi mattina. Nel mirino, oltre a YouTube, anche Facebook, ritenuto pericoloso e non in linea con i dettami della legge islamica, ma sbloccato proprio questa mattina per decisione dell'Alta Corte di Lahore. Lo riferisce Geo News. Già tre anni fa, nel 2007, il Pakistan aveva bloccato per un anno l’accesso a YouTube a causa di alcuni video considerati contrari la religione islamica. Da questa mattina dunque tutto sembra essere tornato alla “normalità”, anche se comunque alcuni filtri rimarranno attivi.
Via: Reuters
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