Convegno su: “L’orco passeggia sul filo” (ovvero i pericoli on-line per gli adolescenti: analisi e proposte). Il cavo ritratto nel manifesto del convegno promosso dal centro studi psicosociali Calvani è quello di un mouse, annodato intorno ai polsi di due mani giunte, come in un sequestro.
E difatti l’immagine evocata dagli esperti è quella di ragazzi che finiscono, spesso inconsapevolmente, ostaggio di estranei dapprima contattati virtualmente in qualche social network come Facebook o Twitter e poi magari incontrati fisicamente nella vita reale.
«L’idea di bruto che tendiamo ad avere in mente - ha spiegato il criminologo Francesco Sidoti, presidente del corso di laurea in scienze dell’investigazione dell’università dell’Aquila - è ancora quella del mostro che se ne sta acquattato in qualche vicolo buio delle nostre città».
«In verità ora i malintenzionati hanno a disposizione piazze elettroniche ben più ampie e oscure, in cui possono nascondersi dietro l’anonimato o sotto false identità, per sconfinare nella pedopornografia se non addirittura nell’omicidio. In letteratura sono citati serial killer che hanno agito così».
Via: Corriere della Sera
Foto: Ministero dell'Istruzione Treviso
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