Renren: il social network cinese con oltre 160 milioni di utenti


Il social network che opera nel più grande mercato di Internet del mondo è stato creato da studenti di una prestigiosa Università, ma non è Facebook. Si chiama Renren, vale a dire la 'Rete di tutti', che in cinese significa tutti, il social network che ha oltre 160 milioni utenti registrati in Cina, secondo le stime di Analysys International di Pechino, quasi il doppio del suo concorrente Kaixin001, che ne ha 93 milioni. Senza contare che Renren ha un netto vantaggio rispetto al suo principale concorrente globale: un governo che blocca l'accesso al social network, fondato da Mark Zuckerberg. «Con il numero di utenti che ogni giorno si registrano su Renren si potrebbero riempire 230 Piazze di Tienanmen», è lo slogan scritto sulla lavagna di una "employee lounge" di una società cinese di cui la rivista americana Fast Company omette il nome. "Il nostro servizio è in pratica lo stesso di Facebook, in termini di funzioni e accessori, ma siamo tagliati su misura per il mercato cinese", spiega Donna Li, general manager di Renren.


Su Renren pare ci sia più libertà di espressione che nella vita quotidiana. Ma c'è sempre un limite. Se Renren e Kaixin001 non dicono esplicitamente come si attengono alle direttive del governo, le principali società Internet in Cina sono costrette a censurare una serie di parole, come ad esempio quelle collegate al Dalai Lama, al massacro in piazza Tiananmen del 1989, e quelle legate ai dissidenti cinesi, vedi il premio Nobel per la pace Liu Xiaobo. Con Facebook, valutato oltre 63 miliardi di dollari, Renren e gli altri social network cinesi potrebbero costituire le prossime opportunità di investimento, dal momento che la Cina ha un numero di utenti di Internet che supera quelli degli Stati Uniti e del Giappone messi insieme. Così le stime parlano di un mercato pubblicitario online che si dovrebbe triplicare entro il 2014, arrivando a 13 miliardi di dollari. "Gli inserzionisti hanno accolto con entusiasmo i social network e velocemente - conclude Steven Chang, Ceo per la Cina di Zenith Optimedia - molti di loro sono desiderosi di fare affari con questi siti perché loro stessi li usano".

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