Finanziaria: tassa su Suv e auto potenti, giro di vite su auto blu


Approda sul tavolo del Consiglio dei ministri la manovra di correzione dei conti da circa 47 miliardi di euro. Numerose le misure messe a punto dal governo per recuperare le risorse necessarie per rispettare gli impegni europei sul pareggio di bilancio nel 2014. Tra le ultime novità, una tassa con aliquota al 35% sull'attività di trading delle banche e quella sui Suv e le auto più potenti, oltre alla conferma dell'imposta di bollo pari allo 0,15% sulle transazioni finanziarie. Per le auto con potenza superiore a 125 chilowatt è in arrivo un super-bollo. 

Marcia indietro invece sull'età di pensionamento delle donne: l'aumento a 65 anni non avverrà in modo drastico, ma graduale a partire dal 2020. Mentre sembra certo il taglio da cinque a tre aliquote Irpef (20, 30 e 40%), resta ancora in bilico l'aumento di un punto percentuale dell'Iva sulle aliquote del 10 e del 20%. Tra le novità dell'ultima ora anche lo stop alla riscossione coattiva delle cosiddette quote latte, una stretta sulle scommesse illegali. 

Un Superenalotto europeo, nuove modalità di gioco del Lotto, gare per l'allargamento della rete scommesse e delle slot machine con identificazione dei giocatori e via libera al poker nei circoli. Supermulte, da venti a 50mila euro, e reclusione da tre a sei anni sono previste per chi esercita attività di scommesse, sportive o non sportive, senza autorizzazione. E ancora, sanzioni per chi gioca con operatori non autorizzati dallo Stato, e intervento diretto delle banche sui conti dei giocatori, fino al blocco delle carte di credito. 

Nel menù degli interventi anche il blocco del turn over per i lavoratori della P.A. e il congelamento degli aumenti contrattuali, stretta sulla sanità e giro di vite su auto e aerei blu, i tagli a regioni e enti locali (che dovrebbero ammontare a 9 miliardi nel biennio 2013-2014), il ritorno del pagamento dei ticket sanitari dal 2012 e novità sul patto di stabilità interno e la scuola. Inoltre, viene inaugurata anche da Tremonti la cosiddetta spendin review (stop ai tagli lineari) sulle spese di ministeri.

Via: TMNews

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