Avvocati contro il film "Amanda: murder on trial in Italy", il trailer ufficiale


Una diffida a «sospendere immediatamente e non distribuire, o mandare in onda» il film «Amanda murder on trial in Italy», è stata inviata alla casa di produzione Lifetime dagli avvocati di Amanda Knox, la giovane americana in carcere per la morte, a Perugia, della studentessa inglese Meredith Kercher. 

Ma a dirsi «sconvolto» è soprattutto il padre della vittima - la ragazza inglese uccisa a Perugia il 2 novembre del 2007 - : nel trailer, diffuso su Internet (che il padre di Meredith ha chiesto che vengano tolte dalla rete), sono mostrati per alcuni istanti i momento in cui viene uccisa la figlia. «È orribile quello che hanno fatto», ha commentato John Kercher in un’intervista al «Sun». 

«Sono sorpreso che si siano spinti fino a questo punto». Quattro mesi fa era stata la madre di Meredith, Arline, ad esprimere il proprio sconcerto sulla pellicola, criticandone il titolo. «Non capisco come possano fare un film intitolato ad Amanda Knox quando la storia è tutta su mia figlia ed è lei la sola vittima». Le sequenze incriminate parlano di «due lati della storia» nell’omicidio di Meredith e si chiedono se Amanda sia «buona e gentile» o «il male in persona». 

Interrogativi che, a detta degli avvocati della stessa Knox, potrebbero pregiudicare il processo d’appello: da qui la minaccia di azioni legali se il film verrà trasmesso. Ma il regista Robert Dornhelm difende il suo lavoro. «La storia di Meredith è tragica per tutte le persone coinvolte, per i giovani protagonisti ma anche per gli stessi genitori, perché ci sono due madri che hanno perso le loro figlie, una è morta e l’altra è in cella. 

Quello che mi interessa maggiormente è rendere la psicologia e la personalità della protagonista, piuttosto che il crimine commesso e la ricerca dei responsabili. Hayden Panettire, l'attrice che interpreta la studentessa americana condannata a 26 anni di carcere in primo grado per l'omicio della studentessa inglese, non si è ancora fatta un'opinione sulla sua innocenza o colpevolezza, così come il regista.

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