Tramonta il protocollo IPV4, ma il nuovo standard IPV6 è già pronto


Si è conclusa ufficialmente l’ultima fase di assegnazione dei blocchi di indirizzi con il protocollo Internet IPv4. Inizia l’era IPv6. La notizia del temuto e imminente esaurimento degli indirizzi con il protocollo IPv4 era nota da tempo e l’evento era atteso per questi giorni. La IANA - Internet Assigned Numbers Authority - ha infatti distribuito nei giorni scorsi gli ultimi indirizzi IPv4 disponibili, mettendo così fine all’era dell’ormai “vecchio” protocollo Internet, durata trent’anni. Ma niente panico. La transizione verso una nuova versione di indirizzi è già partita e, per molte persone, dovrebbe avvenire senza nemmeno rendersene conto. L'esplosione dei gadget che consentono la connessione al web e la popolarità di siti, da Google a Facebook, hanno fatto sì che si superasse il limite di quasi quattro miliardi di indirizzi Ip possibili con lo standard IPv4 introdotto nel 1981. I provider di tutto il mondo stanno lavorando per adeguarsi velocemente al nuovo standard che dovrebbe garantire, inoltre, uno spazio di gran lunga maggiore rispetto a quello dell’IPv4 (340 miliardi di miliardi di possibili indirizzi). "Se lo spazio garantito dallo standard IPv4 fosse paragonato ad una palla da golf, lo spazio dell'IPv6 sarebbe grande quanto il sole", ha detto John Curran, amministratore delegato dell'American Registry for Internet Numbers, una delle cinque organizzazioni no-profit che gestiscono gli indirizzi internet in particolari regioni del mondo. Laptop, smartphone e altri gadget che utilizzano la connessione al web supportano già lo standard IPv6, anche se Curran ha fatto notare che, secondo alcune stime, meno dell'1% degli utenti di internet dovrà riconfigurare i propri dispositivi, dal momento che i siti web progressivamente adotteranno tutti questo standard.

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