Addio a Jack Tramiel, il fondatore della Commodore e padre del C64


Jack Tramiel, uno dei pionieri dell'industria dei personal computer, padre del famoso Commodore 64, è morto domenica scorsa negli Stati Uniti, all'età di 83 anni. Tramiel, nato in Polonia nel 1928 da una famiglia ebraica, sopravvive ai campi di sterminio e agli orrori di Auschwitz e al termine della seconda guerra mondiale emigra negli Stati Uniti. Arruolato nell'esercito Usa, viene assegnato al servizio per la riparazione e la manutenzione di macchine per scrivere. Nel 1953, abbandonata la divisa, mette in piedi una fabbrica di macchine da scrivere portatili, la Commodore Portable Typewriter.

Scelse "commodore" perché voleva un nome che avesse affinità con il mondo militare. La società divenne distributrice per il Nord-America delle calcolatrici italiane Everest. Successivamente, strinse un accordo commerciale con una ditta cecoslovacca che costruiva le macchine per scrivere che poi la Commodore rivendeva negli Stati Uniti. Ma dato che la Cecoslovacchia era uno stato membro del Patto di Varsavia, Tramiel dovette trasferirsi in Canada per aggirare le restrizioni sulle importazioni vigenti negli USA. Fondò quindi la Commodore Business Machines con sede a Toronto.

Dopo anni di innovazioni sul mercato delle macchine per ufficio, producendo addizionatrici, macchine per scrivere elettriche e calcolatori digitali si concentra sui micro-computer. Nel 1980 presenta il Commodore Vic-20, un pc dotato di un nuovo chip grafico con un supporto elementare ai colori. Ma il grande successo arriva con il Commodore 64, con cui domina il mercato degli "home computer". Costretto a lasciare la sua creatura, nel 1984 Traminel acquista la divisione consumer di Atari, e si lancia nel settore dei videogiochi, sviluppando tra i vari prodotti, Atari 2600jr, Atari 7800, Atari Lynx, e la console Jaguar 64 bit.

Nasce quindi la Amiga, che conoscerà un breve momento di gloria dovendosi infine arrendere all'avanzata inarrestabile dei prodotti giapponesi. Alla fine degli anni ottanta Tramiel cedette la poltrona di presidenza di Atari a suo figlio Sam ma questi, nel 1995, ebbe un attacco di cuore e Tramiel fu costretto a tornare al timone della società. Nel 1996 Tramiel decise di vendere la società al costruttore di dischi JT Storage. Ma la nuova società non versava in buone acque e nel 1998 fu costretta a vendere ad Hasbro Interactive la proprietà intellettuale di Atari per 5 milioni di dollari.

Questa cifra, seppur notevole, non servì a salvare la JT Storage dalla bancarotta: nel 1999 la società fallì definitivamente. "Jack Tramiel ha avuto un'enorme influenza sulla diffusione dei computer. Il suo nome, negli anni passati era citato, alla stessa maniera in cui oggi si parla di Steve Jobs", ricorda lo scrittore statunitense Martin Goldberg che sta lavorando a un libro sulla storia del marchio Atari. Il nome di Tramiel resterà per sempre legato alla sua creatura, il Commodore 64, nato con l'intento di "costruire computer per le masse e non per le classi".



Via: TM News
Foto da video: Computer History

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