Microsoft conferma il blocco di Pirate Bay su Windows Live Messenger


Windows Live Messenger ha bloccato l’invio di qualsiasi link che faccia riferimento a The Pirate Bay. Microsoft ha confermato che gli utenti della sua applicazione di messaggistica istantanea non potranno inviare ogni altro link al popolare sito torrent The Pirate Bay, citando timori legati al malware. "Abbiamo bloccato i messaggi istantanei se contengono URL dannosi o spam basati su algoritmi di intelligenza, le fonti di terze parti e / o reclami degli utenti. URL Pirate Bay sono stati segnalati da uno o più da questi e di conseguenza sono stati bloccati", ha detto Redmond a The Register in una dichiarazione via email.

Il sito dei pirati svedesi oscurato in molti paesi (tra cui l’Italia) e oggetto di continui attacchi da parte delle autorità Usa, ora thepiratebay.se è finito nella "black list" di Microsoft. "E' comprensibile che vengano vietati link a malware, anche se questo è qualcosa che i fornitori di IM sono hanno saputo gestire con successo in passato. Ma il divieto di Redmond invece solleva la questione del perché Pirate Bay è stato scelto per il blocco, quando ci sono molti altri siti tra cui scegliere, molti dei quali con un record di gran lunga peggiore per i contenuti di malware rispetto al sito svedese", commenta Iain Thomson di The Register.

Interrogato su questo, Microsoft non ha voluto fornire altri dettagli sulla loro censura. Il blocco viene giustificato con un messaggio che recita: "Il collegamento che hai cercato di inviare è stato bloccato in quanto segnalato come non sicuro". Certo, Pirate Bay è ancora il più popolare sito di indicizzazione torrent - anche se, a rigor di termini, non indicizza più i torrent. Ma nessun vendor di sicurezza con il quale The Register ha parlato dice che Pirate Bay è peggio di altri, e avere una larga base di utenti e commenti felici in realtà forniscono una maggiore protezione, in quanto i torrent malware vengono subito segnalati rispetto a quelli con siti meno popolari.

Siti torrent sono certamente un problema di sicurezza. Vendor di sicurezza presso la recente conferenza RSA 2012 hanno più volte biasimato la tecnologia che consente agli utenti di evitare i controlli di sicurezza perimetrali e scaricano malware direttamente, pur riconoscendo a malincuore che la tecnologia ha usi legittimi. Le stesse argomentazioni sono state fatte cinque anni fa sulla tecnologia peer-to-peer. La decisione di Microsoft è sicuramente condivisibile, anche se prima d’ora Windows Live Messenger non aveva mai bloccato i link a The Pirate Bay.

Ma c'è molto materiale legittimo per il download tramite i feed Pirate Bay, e anche questo è stato censurato dalla mossa di Microsoft di bloccare tutti i collegamenti, non solo di quelli che contengono malware. Sarebbe difficile, costoso, e in gran parte una perdita di tempo identificare ogni link che contiene malware e non basterebbe vietare quelli. Ma nella individuazione di questo obiettivo, Redmond si sta unendo alla jihad globale contro Pirate Bay. Tra le ipotesi quella di un timore di Microsoft nel rimanere coinvolta in azioni legali per "favoreggiamento" nei confronti di Pirate Bay.

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