Apple II: personal computer compie 35 anni, tributo a Wozniak e Jobs


Trentacinque anni fa, tra il 16 e il 17 aprile, 1977, più di dodici mila geek inondarono il Civic Auditorium di San Francisco. Erano lì per assistere ad un nuovo evento chiamato West Coast Computer Faire, e la sala traboccava di entusiasmo per un nuovo aggeggio futuristico noto come il personal computer. "La folla avevano imballato i corridoi, ammirando i microcomputer e aggeggi correlati da piccole start-up come Cromemco, IMSAI, Northstar, Ohio Scientific and Parasitic Engineering", scrive il Time. Nella sala due sconosciuti di nome Steve Jobs e Steve Wozniak presentavano l’inedita macchina che avevano chiamato Apple II.

I partecipanti al Faire capirono che si trovavano all'inizio di qualcosa di grande. Le spedizioni della macchina iniziarono nell'estate del 1977, ed entro la fine dell'anno, si guadagnò la fama di far parte di un trio "consumer-friendly", portando l'elettronica di consumo nelle case di tutti. Gli altri due erano il Commodore PET 2001, che furono esposti anch'essi al Faire, e Radio Shack TRS-80, che fu annunciato nel mese di agosto. I primi microcomputer furono il MITS Altair 8800 che diede inizio all'era dell'informatica per tutti. Prima di allora il termine "computer" era sinonimo di macchine grandi e costose che potevano permettersi solo le aziende.

L’Apple II montava un processore MOS 6502 da 1 MHz, 4 KB di memoria RAM espandibile fino a 48 KB, nulla a confronto del più semplice degli smartphone odierni. Il monitor invece visualizzava la risoluzione massima di 280 x 192 pixel a 6 colori, oppure di 40 × 80 a 15 colori in modalità testo. L’archiviazione dei dati si affidava a uno o due drive per floppy disk da 5,25 pollici. Ben poche erano le operazioni che era possibile eseguire, ed esclusivamente mediante riga di comando: l’interfaccia grafica a finestre sarebbe giunta nella casa di Cupertino soltanto nel 1983 con l’Apple Lisa.

Apple II seguì l'insignificante Apple I, il primo computer prodotto dalla Apple Computer e uno dei primi microcomputer personali della storia. Anche se in realtà non era proprio un vero e computer, dato che era composto semplicemente da una scheda madre completamente assemblata. Per ottenere un computer funzionante bisognava aggiungervi l'alimentatore, la tastiera e il display. L'Apple I fu presentato nell'aprile 1976 all'Homebrew Computer Club di Palo Alto in California e un prototipo finito nel dicembre 1976. Gli interni della Apple II non erano puramente opera di Wozniak.

Rod Holt, per esempio, era responsabile del super-efficiente alimentatore. Wozniak disegnò la maggior parte dei circuiti, compresa l'ingegnosa tecnologia per la visualizzazione grafica a colori e il controllo del disco. Il primo disco fisso di Apple arrivò solo succesivamente: si trattava del ProFile da 5 MB. A 1.298 dollari e poteva considerarsi quasi un lusso, ma con Apple II l’azienda riuscì a consolidarsi e a primeggiare per quasi un decennio dal 1983 al 1993. Wozniak riuscì a progettare il tutto mentre lavorava in HP; solo grazie ai soldi di Mike Markkula, un miliardario ex Intel in pensione, fu possibile in seguito passare alla fase di realizzazione.


Via: Tech Land

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