Truffa Italia-programmi.net, sito oscurato dopo denuncia dal Quirinale


Dopo aver truffato migliaia di italiani, la fantomatica società Estesa Limited, attraverso il sito www.italia-programmi.net, ha provato a incastrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo scorso 6 febbraio il presidente, in una lettera indirizzata a lui personalmente, si è visto chiedere il pagamento dei 96 euro più 8,5 per spese di recupero crediti, secondo quanto riportato da Il Secolo XIX. Da quest'oggi chiunque dall'Italia, tenti di visitare il sito web di Estesa Limited, non vedrà risolto il nome a dominio ed ogni richiesta di connessione verso il sito web di Italia-programmi cadrà automaticamente nel vuoto.


Ma Napolitano non è la prima vittima illustre, già nel 2011 Antonio Catricalà, allora presidente dell'Antitrust, aveva dichiarato di aver ricevuto la notifica pur non avendo mai avuto accesso al sito. Dopo l'inchiesta della Procura della Repubblica di Roma e la multa da 1,5 milioni di euro inflitta ad Estesa Limited dall'Antitrust, la società ha continuato a minacciare gli utenti italiani paventando l'avvio di azioni legali. Il Garante della concorrenza e del mercato si è occupato la prima volta della vicenda ad agosto 2011, quando ha imposto ad Estesa Limited di modificare la pagina di apertura chiarendo che per accedere ai contenuti del sito bisognava pagare.


Anche il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza (Gat) ha ribadito che non bisogna versare alcuna somma a Italia-Programmi.net. La vicenda ricalca il modello fraudolento delle già nota "easy-download.info" ed ha origine nell’offerta via Internet di software gratuito. I cittadini che ricevono lettere di ingiunzione o sollecito non devono eseguire alcun pagamento, ma segnalare alle Forze di Polizia della propria città l'accaduto avendo cura di rappresentare che presso la Procura di Roma su questo episodio criminoso è già attivo il procedimento penale N° 52184/11. Ulteriori informazioni sul sito del Gat www.gat.gdf.it. e dell'Aduc www.aduc.it.

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