Sono 25.229 le persone nell'elenco delle persone scomparse e mai ritrovate in Italia: ben 91.087 dal 1974 ad oggi, di cui 65.858 ritrovati. Del resto non c'è ancora traccia. Tra questi ultimi, circa 10mila sono minori, quasi tutti stranieri. I cadaveri che non hanno un volto né un nome sono invece 829 e giacciono negli obitori e negli istituti di medicina legale. Sono questi i dati della quarta relazione semestrale sulle persone scomparse diffusi oggi dal Viminale. Due le novità che dovrebbero favorire il ritrovamento delle persone scomparse: una circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza che invita a far partire subito le indagini perché, se si spreca il tempo successivo alla scomparsa, si rischia di perdere definitivamente le tracce di chi si cerca; e la creazione del Risc, il sistema informativo ricerca scomparsi, un grande archivio elettronico che cataloga e gestisce tutte le informazioni sulle persone scomparse e sui cadaveri non identificati, con la possibilità di incrociare i dati.
Operativo da ieri, il sistema sarà gestito dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato ed ospitato presso il Centro Elettronico Nazionale, ma a disposizione di tutte le Forze di Polizia, sia per la consultazione sia per l'aggiornamento. Il sistema consentira' di reperire, senza ritardo, notizie essenziali, relative alle persone scomparse ed ai cadaveri non ancora identificati, gia' immesse nella banca dati S.D.I., per il loro inserimento nella scheda ''persona scomparsa'' ovvero in quella ''cadavere non identificato'', precompilata dal medico legale. Dal confronto dei dati dei cadaveri ritrovati e non identificati e quelli delle persone scomparse, sara' possibile avanzare un'ipotesi di corrispondenza tra i casi di persone scomparse e i cadaveri ritrovati e non identificati, secondo l'indice di valutazione della corrispondenza. Il Ri.Sc. avrà sede al Centro elettronico nazionale (CEN) di Napoli e, afferma Manganelli, "è pronto per essere interfacciato con la banca dati del DNA", prevista dall'accordo di Prüm ratificato dal Parlamento italiano.
In Italia il fenomeno delle persone scomparse ha dimensioni rilevanti e coinvolge migliaia di famiglie. Le regioni con il più alto numero di scomparsi sono il Lazio (6.479), la Lombardia (3.490), la Campania (3.198) e la Sicilia (2.382). Anche i cadaveri senza nome sono più numerosi in Lazio (205), Lombardia (141) e Sicilia (117). Rispetto al 2008, nel 2009 i ritrovamenti sono aumentati del 12%, gli scomparsi del 2%.
Fonte: Asca/Il Messaggero
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