Phishing: prosciugavano i conti correnti, sei cracker denunciati a Roma


Sei cybercriminali esperti in phishing, di età compresa tra i 21 e i 65 anni, sono stati identificati e denunciati. Da Milano, Ascoli e Napoli riuscivano a scoprire dati personali come numero di conto corrente, numero di carta di credito, codici di identificazione, degli ignari navigatori del web, e poi sottraevano i soldi e li giravano su vari conti correnti.

I carabinieri della stazione di Roma Viminale hanno accertato che sono 23 mila gli euro fatti transitare con bonifici bancari sui conti correnti, sequestrati, intestati ai sei cracker, mentre i movimenti di altri 45 mila euro sono stati intercettati e le transazioni bloccate tempestivamente. L'indagine dei militari è scattata dopo la denuncia di un cittadino romano che si è visto prosciugare il proprio conto corrente. 

E proprio il nuovo ISTR (Internet Security Threath Report), getta luci e ombre sulla sicurezza in Italia. Pubblicato in questi giorni da Symantec e relativo al 2009, testimonia alcuni passi in avanti nel nostro Paese (soprattutto per quanto riguarda le attività maligne) ma evidenzia che c'è ancora molto da fare in alcune aree (phishing e botnet in primis). 

“L'ISTR - spiega Antonio Forzieri, Principal Consultant Global Security Services di Symantec - ha rilevato una crescita continua sia del volume sia del grado di complessità degli attacchi informatici”. Tanto che le attività malevoli si sono evolute da semplici truffe a vere e proprie campagne criminali con precisi obiettivi di business. “Stiamo assistendo a una industrializzazione del crimine - continua Forzieri - dove le logiche sono sempre più simili a quelle del mondo imprenditoriale reale”.

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