Facebook avrebbe in cantiere un nuovo sistema per monitorare il comportamento dei suoi utenti quando visitano altri siti internet. Cosi' sarebbe possibile inviare loro messaggi pubblicitari mirati. Lo riporta il Financial Times. La novità dovrebbe essere presentata lla conferenza con gli sviluppatori in programma mercoledì 21 aprile a San Francisco. Si tratta di un pulsante con il quale gli utenti potranno segnalare le pagine che piu' gradiscono quando navigano in rete, ricevendo spot mirati in base alle risposte.
La cosa, ovviamente, ha sollevato un vespaio di polemiche e da molti viene vista come una nuovo pericolo per la privacy. I responsabili di Facebook, rispondendo alle accuse del quotidiano finanziario, fanno sapere che "L'unico obiettivo che intendiamo realizzare attraverso la conferenza di San Francisco è rendere Facebook sempre più "social".
E la stragrande maggioranza degli iscritti al social network in blu non è affatto soddisfatta del suo modo attuale di affrontare la delicata questione privacy. A descrivere un generalizzato malcontento una recente indagine pubblicata da Sophos, azienda specializzata in sicurezza informatica. Ben il 95% degli utenti di Facebook è convinto che le modifiche alle impostazioni sulla privacy di prossima implementazione siano da considerare in maniera del tutto negativa.
L'analisi - condotta da Sophos a partire da un campione di circa 700 tra lettori del suo sito e fan della relativa pagina Facebook - ha inoltre rivelato che soltanto il 2% degli intervistati ha dimostrato buone inclinazioni verso le prossime privacy policy del social network Mentre un 3% ha sottolineato come queste stesse non siano del tutto chiare. Al centro delle critiche, il nuovo giro di privacy annunciato da Facebook alla fine dello scorso mese: i dati personali degli iscritti al sito verranno automaticamente indirizzati verso applicazioni terze pre-approvate.
A meno che gli stessi utenti non vadano a disattivare la particolare opzione in maniera manuale. A quanto sembra, queste nuove opzioni verranno installate di default su ogni profilo attivo su Facebook. "Molti utenti di Facebook non sanno nemmeno bene come impostare le proprie opzioni sulla privacy in maniera sicura - ha spiegato Graham Cluley, senior technology consultant di Sophos - e soprattutto non dovrebbero ritrovarsi a disattivare un'impostazione del genere, ma nel caso ad attivarla, dopo aver fatto una scelta consapevole".
Via: Punto Informatico
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