Furto d'identita', acquisto sicuro on line, pirateria musicale e adescamento su rete. Per grandi e piccoli la realta' virtuale puo' nascondere numerose insidie, per questo, per sensibilizzare gli utenti sui rischi e pericolo della navigazione, in occasione della prima Giornata nazionale della sicurezza sul web, piazza Navona a Roma, assieme ad altre venti piazze italiane, ha ospitato ieri gli infopoint blu degli specialisti della polizia postale per fornire a curiosi e incerti chiarimenti e consigli. A prendere parte all'iniziativa anche personaggi dello spettacolo e dello sport che hanno raccontato la loro esperienza sul tema della rete.
A Torino, dove la manifestazione ha ricevuto il contributo di Unicredit Banca, il gazebo e' stato allestito in piazza Castello . ''E' noto come, negli ultimi anni, l'utilizzo di Internet abbia avuto un'enorme diffusione che ha coinvolto i campi piu' diversi della vita - ha sottolineato il questore di Torino, Aldo Faraoni - le potenzialita' offerte dalla rete informatica, tuttavia, sono talmente varie da generare una continua evoluzione dei crimini informatici e postali che possono essere commessi nel web. A questo scopo - ha proseguito - e' fondamentale la cooperazione con gli organi di polizia di Paesi stranieri, che consente un efficace scambio di informazioni, nonche' un continuo aggiornamento sulle tecniche investigative e sulle innovazioni tecnologiche''.
L'iniziativa, spiega Antonio Apruzzese dirigente della polizia postale e delle telecomunicazioni, "e' quello di avvicinarsi sempre piu' agli utenti della rete, ragazzi, adulti e anziani". Se come conferma Apruzzese infatti "l'aumento delle truffe sul web sono un dato mondiale" sono proprio queste due ultime le categorie piu' esposte a rischio. Se il problema per i ragazzi e' il fatto che "hanno poca malizia esponendosi facilmente a persone di malaffare e a fornire dati personali" nonostante "siano 'nativi' digitali, nati attaccati al computer e sanno benissimo come funziona la macchina e conoscono la tecnologia", gli adulti "essendo tutti 'immigrati' digitali sono piu' a rischio per la mancanza di una conoscenza tecnica adeguata. Molto spesso incorrono -prosegue- in errori tecnici che possono condurre alla perdita di dati".
Grazie all’attività degli uomini e delle donne della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel 2009 sono stati monitorati 56.505 siti Internet e ne sono stati oscurati 127 per reati connessi alla pedopornografia on line. Il monitoraggio di oltre 15.000 siti Internet per reati connessi al commercio elettronico, invece, ha portato all’arresto di 118 persone coinvolte in attività criminose.
Via: Adnkronos
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