Adescamento on-line, arrestato 29enne


Chat room, programmi di instant messaging, giochi web e spazi di social networking come Myspace e Facebook espongono sempre di più i giovani e soprattutto i giovanissimi al rischio dell'adescamento on line, quello che in termine tecnico è conosciuto come "grooming". E la polizia ha arrestato un ventinovenne incensurato, residente nel Vicentino, con l'accusa di avere compiuto atti sessuali con una dodicenne residente a Spoleto mettendosi in contatto con lei tramite Internet e in particolare utilizzando Skype

L'operazione è stata condotta dal personale del commissariato della città umbra. Dagli accertamenti è comunque emerso che i due non si sono invece mai incontrati di persona. Gli agenti hanno così eseguito una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip spoletino al termine di un'indagine partita dopo la denuncia dei genitori dell'adolescente.Gli accertamenti sono stati eseguiti in collaborazione con la polizia postale. 

Nel corso della perquisizione dell'abitazione dell'operaio la polizia ha sequestrato, secondo quanto riferito dagli investigatori, materiale pedopornografico riguardante bambine intente a compiere atti sessuali con adulti, nonché quella che è stata definita ''una ricca collezione'' di filmati e fotografie pornografiche della minore e di altre bambine. Rischi concreti su questo fronte, arrivano anche dal file-sharing e dai rispettivi software di condivisione dei file musicali, sempre più diffusi tra i giovanissimi: 

nel nostro paese, il grooming manca ancora di una definizione legislativa, ma sono in fase di discussione alcuni ddl che dovrebbero configurarlo come reato. Dal 1998 ad oggi, la Polizia postale e delle comunicazioni ha dedicato un'attenzione crescente alla rete e ai cybercrimes: 293.204 i siti monitorati, 10.977 quelli pedopornografici segnalati all'estero e 177 quelli chiusi in Italia. Nel bilancio, anche 3.978 perquisizioni, 4.465 denunciati e 238 arresti.

Via: Tgcom

Nessun commento:

Posta un commento