Google ha svelato il suo nuovo telefono, erede del Nexus One. Al summit sul Web 2.0 di San Francisco, l’Ad di Google, Eric Schmidt ha mostrato al mondo il nuovo telefonino della Grande G, già battezzato in Rete Nexus S, e ha spiegato come lo stesso cellulare, abbinato alla nuova versione del sistema operativo Android, sarà in grado di fungere anche da carta di credito. Tra le novità ci sarà il supporto, hardware e software, alla tecnologia Nfc (Near Field Communication) sviluppata da Philips e Sony.
Nfc è in grado di creare una comunicazione "peer-to-peer", punto a punto, per scambiare dati con un altro telefono o un dispositivo differente. Funziona a distanza ravvicinata (3-4 centimetri) e può diventare un modo facile per utilizzare lo smartphone come borsellino elettronico, al posto del portafogli o della carta di credito. Agganciando il proprio numero di carta di credito al chip Nfc presente nel telefonino, si potrà pagare il conto di una cena o il saldo di una boutique avvicinando lo smartphone di Google all’apposito lettore; un sistema più rapido e, secondo quanto afferma Schmidt, anche più sicuro di quello tradizionale.
“L’industria delle carte di credito – spiega – è molto interessata, perché ritiene che questo ridurrà di molto il problema dello smarrimento delle carte”. In Giappone, dove il cellulare si usa quasi per qualsiasi cosa, la tecnologia Nfc è già presente da tempo, ma in Usa e in Europa finora ha stentato ad affermarsi; l’annuncio dell’amministratore di Google potrebbe però smuovere le acque anche perché anche altri attori sembrano intenzionati a fare il loro ingresso nel settore: Apple ha di recente ingaggiato uno specialista di Nfc e si mormora che anche il prossimo iPhone sarà dotato della capacità di effettuare transazioni ravvicinate.
Lo stesso dovrebbe valere per il Blackberry: "saremmo dei pazzi a non utilizzarlo - ha affermato l'amministratore di Rim Jim Balsillie in un altro incontro del summit". Durante il suo intervento a San Francisco, Schmidt non ha commentato le notizie che vogliono il nuovo telefonino Google come fabbricato dalla coreana Samsung. L'aggiornamento del sistema operativo "open" Android, sostenuto con forza proprio da Google, sarà presentato entro le prossime settimane. Sarà la versione 2.3 di Android, nome in codice «Gingerbread», ovvero pan di zenzero.
Via: La Stampa
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