Siglato un accordo tra MySpace e Facebook per la condivisione di informazioni sui due social network. Agli utenti del primo sara' consentito importare alcune informazioni contenute negli account Facebook, come interessi o ristoranti, film e luoghi preferiti. Sfruttando l'elevato traffico di dati della ex rivale, MySpace punta a diventare una piattaforma personalizzata ideale per guardare programmi tv e ascoltare musica.
La funzione di registrazione, con i dati personali tanto preziosi per la pubblicità, resta insomma esclusiva di Facebook. Adesso su MySpace sarà possibile visualizzare gli aggiornamenti di status di Facebook e fare "like" ("mi piace") ai gruppi musicali preferiti, mentre le amicizie rivestiranno un ruolo più marginale. Più che di una pace tra giganti si tratta in questo caso di una resa incondizionata dello sconfitto, MySpace, nei confronti del più giovane e vincente Facebook.
A dimostrazione dei rapporti di forza oggi esistenti, la conferenza è stata presenziata da una parte dall'amministratore di MySpace Mike Jones mentre dall'altra c'era "soltanto" uno dei vice-presidenti di Facebook (Dan Rose). Una formazione che, secondo TechCrunch, avrebbe causato più di un imbarazzo da parte della squadra "sconfitta". Le voci di un imminente armistizio si erano rincorse negli ultimi giorni, quando l'invito alla conferenza privata aveva iniziato a circolare tra i giornalisti d'oltreoceano.
Inoltre, ancora prima dell'evento, la pagina di registrazione a MySpace ospitava il bottone di Facebook: con un click si potevano già importare i dati personali per semplificare la registrazione su MySpace. Lanciato nel 2003, MySpace è stato per anni il re incontrastato dei social network nel mondo, superando il già esistente Friendster (considerato da molti come il primo vero social network).
Dopo il successo sono però arrivati i giorni della crisi: il numero di utenti ha iniziato a calare, le sedi estere sono state chiuse (quella italiana nel giugno 2009) e Google non ha voluto rinnovare l'accordo commerciale. L'emorragia di utenti verso il più giovane, ordinato e sociale Facebook è diventata inarrestabile e troppo tardi sono arrivati il rinnovamento grafico, l'introduzione di un servizio di mail e i cambi al vertice.
Via: La Repubblica
Foto: Venturbeat
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