Consumatori all'attacco della Apple mentre l'Antitrust prosegue nell'istruttoria. In questi giorni si è mosso il Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti; il CRTCU di Trento sostiene che ''i distributori di iPad e iPhone continuano a violare le norme in materia di garanzia: la durata, un anno invece dei due previsti per legge''. Da qui, in una nota pubblicata sul sito, si invitano i consumatori ''a segnalare ogni irregolarità''.
La questione, secondo l'associazione, riguarda la ''violazione degli articoli del codice del consumo inerenti la garanzia, in particolare degli artt. 132 e 133, che prevedono una durata della garanzia legale di due anni, stabilendo inoltre che la garanzia convenzionale non può limitare i diritti previsti dalla garanzia legale''. "La garanzia è di due anni e su questo non possono esserci incertezze", dichiara una fonte interna dell'Autorità.
Purtroppo i termini internazionali della garanzia stabiliti dalla Apple vanno in tutt'altra direzione. Si parla di un anno di copertura, punto e basta. Non solo: l'azienda, a sua discrezione, può riparare il prodotto, sostituirlo, rimborsarlo. Finiti i dodici mesi però il problema non è più suo. Dalla Apple ancora nessun commento mentre va avanti l'istruttoria dell'Antitrust per 'pratica commerciale scorretta' avviata nei mesi scorsi con relativa comunicazione.
Secondo l'Authority, il procedimento dovrebbe concludersi entro circa due mesi. Al momento, e fino al termine dell'istruttoria, spiegano dall'Autorità a Ign, non c'è nessuna novità rispetto al 27 maggio scorso quando l'Autorità comunicava l'avvio di ''una procedura nei confronti della Apple: secondo i primi accertamenti compiuti dagli uffici la società - si legge in una nota -, insieme alla catena di vendita Comet, proporrebbe un contratto di assistenza a pagamento senza chiarire al consumatore che il contratto si sovrappone temporalmente al secondo anno della garanzia legale che non comporta costi per il consumatore''.
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