Il satellite Uars è caduto sulla terra, distruggendosi nell'impatto con l'atmosfera, tra le 5,23 e le 7,09 di questa mattina (ora italiana). Sulla pagina Twitter della Nasa si ribadisce che il satellite e' ormai a terra, sottolineando che il Joint Space Operations Center della Air Force Base di Vandenberg, in California, ha riferito che l'area di penetrazione del satellite nell'atmosfera è stata localizzata sopra l'Oceano Pacifico. "Il tempo certo del rientro e l'esatta localizzazione non sono al momento conosciuti con certezza" afferma la Nasa. "I rischi per la salute pubblica - ha aggiunto la Nasa sono ormai remoti".
La Nasa rinnova anche l'invito a chiunque presuma di essersi imbattuto in un frammento di non toccarlo e di avvertire immediatamente le autorita'". L'agenzia spaziale comunque tranquillizza sul fatto che i frammenti non sono "caldi e non contengono sostanze radioattivi ma potrebbero comunque essere taglienti". Nel precedente allert sul rientro del satellite, la Nasa aveva intanto riferito che Uars era passato sopra il Canada e l'Africa, su una vasta area del pacifico, dell'Atlantico e dell'Oceano Indiano. L'ente spaziale statunitense, comunque, aveva continuato a sottolineare che il rischio per le persone era molto remoto.
Al contrario di quanto si temeva nelle scorse ore, i detriti hanno quindi risparmiato l'Europa e l'Italia. Anche la Protezione Civile, in una nota, ha diramato il cessato allarme dichiarando "concluse le attivita'" del Comitato Operativo. Non è quindi più necessario che la popolazione adotti le norme di autoprotezione. "Come al solito, i nostri media non hanno perso l'occasione per fare un po' di allarmismo", ha dichiarato Query, la rivista del Comitato italiano di controllo delle affermazioni sul paranormale (CICAP). Query ha ricordato che il rientro di Uars non e' stato un imprevisto, ma una procedura normale alla fine della vita operativa dei satelliti artificiali, che e' avvenuta finora centinaia di volte senza incidenti.
Anzi, la missione operativa di Uars e' durata molto piu' del previsto (14 anni, dal 1991 al 2005, contro i 3 inizialmente programmati). Una volta terminata la missione, l'orbita di Uars e' stata artificialmente ridotta da 575 a 350 km per accelerarne la caduta, che avrebbe impiegato altrimenti vent'anni di piu'. Una volta che il satellite rientra in atmosfera, pero', hanno spiegato gli esperti del Comitato, "la sua orbita inizia a essere disturbata dall'attrito e diventa molto imprevedibile: per questo le prime previsioni avevano un'enorme incertezza sia spaziale sia temporale".
Fonti: AGI | Adnkronos
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