Commodore 64 compie 30 anni, ricordo vivo fra milioni di utilizzatori


Ha trent'anni, ma ancora resiste nel Guinness dei primati come il computer più venduto nella storia. Stiamo parlando del Commodore 64, l'home computer nato come evoluzione del Commodore VIC-20 e sbarcato nei negozi di tutto il mondo alla fine del 1982, ma  il cui ricordo ancora oggi è vivo fra i milioni di utilizzatori, al punto che c'è chi continua a sfornare programmi che 'girano' sulla macchina. 

Come scrive l'ANSA, nonostante l'avvento di altri "best seller" negli anni successivi, il Commodore 64 mantiene il primato come il computer più venduto della storia, con oltre 70 milioni di pezzi. In tutto il mondo si susseguono le celebrazioni a cui però non potrà partecipare l'inventore del primo personal computer di massa, Jack Tramiel, scomparso lo scorso 8 aprile



"Anche se non è stato il primo pc della storia, il Commodore 64 è stato comunque il primo ad avere una potenza di calcolo tale da permettere agli artisti che progettavano videogiochi di esprimere il loro potenziale - spiega Marco Accordi Rickards, direttore del Vigamus - probabilmente è per questo che è ancora nel cuore di molti, anche giovani, che continuano non solo ad usarlo ma anche a scrivere programmi e giochi dedicati". 

Intanto, il Commodore 64 è tornato sul mercato. Il rilancio è stato deciso nel 2011 dalla Commodore Usa. Il Pc si presenta con una estetica identica a quella del C-64, la componentistica interna è invece del tutto diversa. In Vigamus, il Museo del Videogioco di Roma, si possono conoscere le origini del videogioco, dai primi rudimenti fino ai giorni nostri attraverso un viaggio a partire dal 1958.


Il museo permanente è situato nel quartiere Delle Vittorie in via Sabotino 4 a Roma ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20. Oltre 60 pannelli illustrati in italiano e in inglese, 250 pezzi originali in esposizione tra console, computer e giochi d'epoca e un'area interattiva per sperimentare la storia dei videogames con le proprie mani in un'area di 1000 mq.

Vigamus non è soltanto il primo vero museo italiano, e secondo in Europa, del videogioco, ma è anche un centro studi e ricerche. La struttura infatti ospita attività di ogni genere e iniziative per coniugare svago e cultura. All'interno è presente la Vigamus Academy ossia l'aula didattica destinata a corsi di formazione e master classes. Tra i pezzi forti della mostra i master disk del videogioco Doom.



Fonte: ANSA
Via: Il Tempo

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