Vent'anni fa il primo SMS: come ha contribuito a cambiare il mondo


L’SMS ha compiuto 20 anni. Il primo messaggio di testo fu mandato il 3 dicembre 1992 nel Regno Unito ed Ericsson è stato uno dei principali artefici della realizzazione dello standard. Alcuni anni dopo le SIM prepagate hanno fatto decollare la telefonia mobile e gli SMS stessi. Nel 2011 sono stati inviati circa 10.000 miliardi di messaggi di testo ed ora questa tecnologia può cambiare la vita e migliorare la sicurezza. 

L’idea dell’SMS risale al 1988, quando l’ETSI (European Telecommunications Standards Initiative) ha introdotto lo standard GSM. Ericsson ha contribuito in modo determinante alla realizzazione di questo nuovo (allora) standard, volto a rendere il sistema e la rete più solida e affidabile. All’inizio, gli SMS erano nati con lo scopo di avvisare i consumatori dell’avvenuta ricezione di un messaggio vocale. 

Prima di allora gli abbonati dovevano chiamare la segreteria telefonica. Il 3 dicembre 1992, il primo messaggio di testo - con l’augurio “Merry Christmas” - è stato inviato nel Regno Unito da una persona a un'altra. Nonostante fosse stato sviluppato per l’invio di messaggi tra le persone, il servizio non ebbe subito successo. Nel 1995 infatti un utente inviava in media solo 0,4 SMS al mese. 

È stato solo con lo sviluppo e la diffusione delle SIM prepagate che la telefonia mobile e il servizio SMS hanno iniziato a crescere. Ericsson è stata una delle prime aziende a rendere possibile l’addebito dei costi per gli SMS in tempo reale, che divennero così un fenomeno di massa. Questo fattore è stato importante in quanto ha aiutato il consumatore ad avere un maggiore controllo sui costi e ha garantito agli operatori di esser pagati per il servizio. 

I primi grandi utilizzatori dei servizi SMS sono stati gli utenti di SIM prepagate a basso reddito dei mercati emergenti. Gli abbonamenti prepagati sono stati il modello di business che ha permesso alla telefonia mobile di diventare un prodotto di massa. Chiunque potesse procurarsi un telefono cellulare poteva rimanere connesso, inviare SMS e telefonare a prezzi accessibili.


Oggi, l’addebito dei costi in tempo reale consente di fare molto altro. Permette infatti ai consumatori di utilizzare qualsiasi tipo di servizio in mobilità e avere allo stesso tempo il controllo sui costi: gli utenti sanno esattamente la quantità di traffico dati residua nel loro pacchetto mensile consentendo loro di acquistare per esempio applicazioni e biglietti per i mezzi pubblici.

Gli SMS e l’addebito dei costi in tempo reale può cambiare e salvare la vita. Ci sono voluti molti anni prima che il settore comprendesse il potenziale dell’SMS ma oggi i consumatori spediscono circa 10.000 miliardi di messaggi ogni anno sulle reti di tutto il mondo. E l’SMS è ancora oggi lo strumento di comunicazione preferito dai giovani.

Secondo uno studio dell’Ericsson ConsumerLab, inviare messaggi di testo è il modo di comunicare preferito dai giovani quando non è possibile incontrarsi di persona. Sono stati infatti i giovani a trainare inizialmente la crescita dell’SMS, con i teenager che per primi hanno adottato questo nuovo servizio. 

Gli adolescenti hanno iniziato a usare infatti i messaggi di testo perché veloci e poco costosi rispetto ai servizi voce. Attraverso l’ampia diffusione degli SMS i più giovani hanno creato un vero e proprio linguaggio caratterizzato da parole brevi e abbreviazioni che velocizzano ulteriormente la comunicazione sulle piccole tastiere dei dispositivi mobili e che consentono di ottimizzare il numero massimo di 140 caratteri consentiti.

Anche Twitter sfrutta il protocollo SMS e ha un limite di 140 caratteri per ogni tweet diffuso sulla sue rete. Circa 25.000 messaggi di testo sono attualmente inviati ogni secondo a livello mondiale, per un totale di 10.000 miliardi di messaggi all'anno. Ericsson per celebrare il ventennale degli SMS ha pubblicato un'infografica disponibile per il download a questo link:
http://www.ericsson.com/res/docs/2012/20-years-sms-infographic.pdf

Via: Ericsson
Foto: Ericsson

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