Creato il primo processore composto da plastica e materiali biologici


Un gruppo di scienziati europei ha utilizzato 4000 transistor di plastica e materiali biologici per creare un nuovo microprocessore. Costruito su una pellicola di plastica flessibile, misura due centimetri ed è stato pensato come alternativa al silicio perchè più adattabile e a buon mercato, come sottolinea Jan Genoe, del centro di nanotecnologia Imec a Lovanio, in Belgio. Genoe e i suoi colleghi dell’Imec hanno lavorato con i ricercatori del centro di ricerca Tno e l’azienda Polymer Vision, per realizzare il primo processore per computer senza l’utilizzo di silicio o materiali semiconduttivi. Il nuovo chip non offre prestazioni sufficienti per essere montato su un computer moderno perchè arriva ad eseguire un mini-programma di sole 16 istruzioni e lavora a 6 Hz, elaborando le informazioni in blocchi di 8 bit al massimo. Ma è così sottile che, una volta perfezionato, permetterà di realizzare, per esempio, dei sensori intelligenti per ricoprire tubi, ed evitare perdite pericolose, o imballaggi interattivi per gli alimenti. I ricercatori lo hanno presentato alla conferenza Isscc (International Solid-State Circuits Conference) a San Jose, in California, il mese scorso.


Paragonato ad un moderno computer è chiaro che il chip risulta di gran lunga inferiore in prestazioni, a vantaggio però delle possibili future applicazioni alla quale esso potrà essere adibito. I transistor organici sono già utilizzati su alcuni schermi Led o per strumenti Rfid, ma non stati mai usati finora per creare alcun tipo di processore. Creare un processore a base di transistor di plastica è stata una sfida, perché a differenza di quelli composti da cristalli di silicio, non tutti si comportano allo stesso modo. Ogni transistor di plastica si comporta in modo leggermente diverso in quanto è costituito da diversi cristalli amorfi di pentacene. "Non ve ne saranno due uguali", dice Genoe. "Abbiamo dovuto studiare e simulare la variabilità elaborando un progetto con le maggiori probabilità di comportamento corretto". Il team vi è riuscito, ma questo non significa che il processore costituito dalle materie plastiche, sia pronto per sostituire quelli in silicio nei computer dei consumer. "I materiali organici fondamentalmente limitano la velocità di funzionamento", spiega Genoe.  Il minor costo dei materiali organici utilizzati rispetto al silicio convenzionale dovrebbe rendere l'approccio alla plastica circa 10 volte meno costoso.

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