Afghanistan: nuove foto-choc, soldati Usa oltraggiano cadaveri civili


Dopo i fatti del carcere iracheno di Abu Ghraib, ora nell'occhio del ciclone sono finiti i militari impegnati in Afghanistan. Cinque soldati sono accusati di aver ucciso civili e di aver vilipeso i loro cadaveri. Gli episodi, che risalgono al 2010, sono stati resi noti dal settimanale tedesco Der Spiegel che ha pubblicato tre fotografie inequivocabili. Negli scatti si vedono due soldati nell'atto di chinarsi accanto al corpo di un afgano morto che viene trascinato per i capelli. Il cadavere è vestito con abiti civili, e uno dei soldati lo tiene per i capelli e sorride. Un'altra foto mostra due afgani, apparentemente morti, appoggiati a un palo, forse legati. Fino ad ora la questione era stata mantenuta segreta, nonostante i fatti fossero ben noti all'esercito che aveva già avviato un'inchiesta e incriminato i protagonisti. Due dei cinque militari, tutti appartenenti alla seconda divisione fanteria, sono volti già noti alla giustizia americana. Jeremy Morlock, di Wasilla, Alaska, era già stato accusato di aver ucciso altri civili afgani, così come Andrew Holmes. Gli altri tre soldati americani fanno parte inceve della Stryker Brigade, impiegata in Afghanistan dall'estate del 2009 all'estate del 2010. Dopo la pubblicazione delle foto shock, i vertici delle forze armate sono intervenuti per esprimere la loro preoccupazione e per presentare scuse formali. L'Esercito - ha affermato in una dichiarazione il colonnello Thomas Collins - si scusa "per il disturbo che queste foto possono arrecare, che sono in assoluto contrasto con la disciplina, la professionalità e il rispetto che hanno caratterizzato il comportamento dei nostri soldati. Temiamo - ha aggiunto - che questo genere di cose possa mettere a rischio le forze della coalizione, e minare le nostre relazioni con il popolo afgano".

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