NYTClean: hacker aggira sistema di pagamento del New York Times

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Il New York Times, prestigioso quotidiano statunitense che dispone di una versione on line molto apprezzata e visitata dagli utenti americani, qualche giorno fa aveva annunciato l’introduzione di una forma di abbonamento a pagamento per poter usufruire senza limiti dei contenuti messi a disposizione dal colosso dell’informazione sul web. Venti articoli gratis per ogni utente, e il resto a pagamento. Era questa l'idea del New York Times, uno dei quotidiani più autorevoli degli Stati Uniti, per il suo sito internet. Il NY Times ha infatti già lanciato la versione di prova a pagamento in Canada, mentre quella ufficiale partirà da domani 28 marzo, per tutti gli altri utenti internet. Ma fatta la legge trovato l’inganno. I progetti del giornale potrebbero infatti subire un rallentamento, dopo che un programmatore canadese ha reso nuovamente disponibili tutti i contenuti del sito web.


David Hayes, questo il nome dell'hacker, ha inviato una mail ad un'agenzia di stampa canadese avvertendo di aver creato un software con appena quattro righe di codice, scritte mentre era a pranzo, e di averlo messo a disposizione sul proprio sito internet. Ecco il feed Twitter @ FreeNYTimes usato da trampolino di lancio per l'applicazione. In appena un giorno la creazione di Hayes, denominata NYTClean, è stata scaricata da 5.000 internauti. Un portavoce del Times non è rimasto molto sorpreso e ha deichiarato che c'era d'aspettarselo. Il sito continuerà in ogni caso a monitorare la situazione prima di pianificare un'eventuale modifica, ha affermato il portavoce. Quello di Hayes non è comunque l'unico modo per visualizzare gli articoli a pagamento. Lo stesso quotidiano newyorchese ha infatti comunicato che i lettori potranno accedere ai contenuti attraverso i link pubblicati su social network come Twitter e Facebook.

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