Da oggi al patrimonio culturale italiano già visitabile su Street View, il servizio integrato in Google Maps, si aggiungono nuove "perle" del patrimonio culturale italiano a portata di mouse. Il progetto è stato realizzato con la direzione generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale del Mibac. Il ministero per i Beni e le attività culturali ha selezionato e reso accessibili a Google una serie di località italiane, assieme a bellezze internazionali molte delle quali patrimonio universale dell'Unesco.
Tecnicamente le immagini sono state raccolte nei mesi passati grazie al Google-trike, una sorta di triciclo dotato di apposite apparecchiature che permettono di scattare foto panoramiche a 360 gradi. Il trike, questo bizzarro aggeggio, ha percorso in lungo e in largo luoghi non accessibili alle auto, come i siti archeologici più belli di Roma, vicoli medievali e giardini di ville e residenze storiche. Le immagini sono state successivamente elaborate e da oggi sono visibili su Google Street View.
Per la prima volta le telecamere sono entrate in aree archeologiche come i Fori Imperiali, il Colosseo, il comprensorio dell'Appia Antica e le Terme di Diocleziano. E poi i giardini della Venaria Reale di Torino, piazza della Signoria e Ponte Vecchio a Firenze, e altre antiche piazze italiane. "Da oggi", ha sottolineato Mario Resca, direttore generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, "visitare virtualmente e conoscere da vicino alcuni tra i principali capolavori dell'arte, dell'ingegno e dell'architettura diventa possibile, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi.
Per l'Italia, per il nostro ineguagliabile patrimonio culturale, quella offerta dalla tecnologia di Google rappresenta una vetrina dalle infinite potenzialità in grado anche di promuovere e rilanciare il turismo nel nostro Paese, restituendocene la leadership". Gli archeologi utilizzano da tempo le mappe di Street View - che consentono, oltre a vedere la mappa del luogo, anche di visualizzarla nella realtà - e il mappamondo tridimensionale di Google Earth.
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