I satelliti Cosmo-SkyMed in campo nell'operazione Odissea all'alba


Anche i satelliti Cosmo-SkyMed italiani sono in campo nell'operazione 'Odyssey Dawn' sulla Libia. "Sono assolutamente usati, sono il sistema radar più performante e l'Italia, con questo suo sistema satellitare, si dimostra all'interno della coalizione Onu un Paese tecnologicamente avanzato", afferma all'Adnkronos Marco Airaghi, membro del Cda dell'Agenzia Spaziale Italiana in rappresentanza del Ministero della Difesa e consigliere anche per le attività spaziali nazionali del ministro Ignazio La Russa.

"Cosmo-SkyMed, un sistema interamente duale, cioè civile e militare, oggi può essere quindi utilizzato nella sua funzione principe di supporto alle forze armate", aggiunge Airaghi, ricordando che l'acronimo dei 4 quattro super satelliti italiani di osservazione della Terra spiega proprio come il sistema sia nato in prima istanza per l'osservazione dal cosmo dell'area mediterranea. 

Equipaggiati con Radar ad Apertura Sintetica che opera in banda X, il sistema Cosmo-SkyMed nel contesto dell'attacco alla Libia "ha una funzione importante" dice Airaghi. "Con i dati già in possesso delle forze armate, i nostri satelliti - spiega ancora Airaghi - possono ora dirci se e cosa è cambiato in quell'area, se, ad esempio, ci sono spostamenti di truppe. Confrontando i data base già acquisiti, oggi questi satelliti possono fornire dati per approntare mappe utili a delineare il prima ed il dopo". 

"I satelliti Cosmo-SkyMed - prosegue Airaghi - sono in grado di fornire 1.800 immagini al giorno, immagini accuratissime, un'osservazione che viene attuata 24 ore su 24 in qualsiasi condizione meteorologica e di luce". "Le immagini arrivano molto velocemente da questi satelliti, in 12-24 ore sono già utilizzabili", aggiunge. Il vero punto di forza di COSMO-Skymed è la straordinaria flessibilità di utilizzo.

L'occhio del radar può operare in modalità spotlight (concentrandosi su un'area di pochi km quadrati, e osservandola con risoluzione fino al singolo metro), stripmap (osservando una striscia continua di superficie terrestre) o scanSAR (coprendo una regione di 200 km di lato). Brevissimi sono anche i tempi di risposta, cioè il tempo necessario per configurare la costellazione in modo da ottenere immagini dell'area desiderata: da 72 ore quando si opera in condizioni di routine, fino a meno di 18 ore in condizioni di emergenza.

Altro punto di forza è il breve tempo di rivista (l'intervallo tra due passaggi sullo stesso punto), inferiore alle 12 ore, che consente di monitorare costantemente l'evoluzione della situazione in una particolare area. Attualmente, nessun sistema satellitare può vantare caratteristiche così avanzate. La realizzazione di COSMO-SkyMed ha già consentito all'Italia importanti accordi internazionali nel campo dell'osservazione della Terra nell'ambito militare e civile, in particolare con la Francia e con l'Argentina. 




Via: Adnkronos
Foto: ESA

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