L'austriaco Felix Baumgartner ha superato la velocità del suono lanciandosi in caduta libera da oltre 39 km di altezza nei cieli del New Mexico negli Usa. Baumgartner ha centrato il suo obiettivo ed è atterrato sano e salvo dopo 8 minuti di caduta libera a oltre 1100 km/h. Il paracadute si è aperto dopo 4 minuti e 15 secondi per rallentare la sua corsa.
In poco più di due ore il pallone che ha portato la capsula di Baumgartner, ha raggiunto e superato la quota di lancio prevista di 39.060 metri invece dei 36.576 previsti., battendo il record di uomo più in alto senza un velivolo (31.333 metri) detenuto dal 1960 dal colonnello dell'aeronautica Usa, Joe Kittering.
Il lancio era inizialmente previsto per le 14:00 di martedì 9 ottobre (ora italiana), ma poi era stato cancellato a causa del vento che avrebbe reso troppo pericolosa l'impresa. La partenza era stata rimandata quindi alle 19:15, ma - dopo aver avviato la procedura di partenza - si era deciso di rinunciare a causa del persistere del vento.
L'iniziativa di Baumgartner è stata sponsorizzata da Red Bull, grazie al quale è stato possibile vedere il lancio in streaming (www.redbullstratos.com/live). Il tutto è stato ripreso da quasi 30 telecamere installate sulla capsula, sulla Terra e su un elicottero. Le immagini sono state tuttavia trasmesse con un ritardo di 20 secondi per permettere di fermare la trasmissione in caso di un tragico incidente.
Baumgartner, che ha all'attivo oltre 2.500 lanci, è stato seguito da un intero team, mentre l'impresa è stata sponsorizzata da Red Bull. Il paracadutista ha raggiunto la capsula posizionata nella alta stratosfera (con una temperatura di oltre 50°C sotto zero), grazie a un superpallone riempito di elio (alto oltre 100 metri e realizzato con un materiale spesso 0,2 millimetri) e da lì si è lanciato.
"Stratos è l'occasione per raccogliere informazioni che possano contribuire allo sviluppo di tecnologie salva-vita per piloti e astronauti, e forse anche per i turisti spaziali di domani", ha spiegato Baumgartner. "Dimostrare che un essere umano può rompere la velocità del suono nella stratosfera e tornare sulla Terra sarebbe un passo verso la creazione di procedure di salvataggio nel vicino Spazio, che attualmente non esistono".
Fonte: AGI
Via: Yahoo Eurosport
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