Google Doodle celebra Moby Dick di Herman Melville nel 161° anniversario


Un Doodle dedicato a Moby Dick. E' l'omaggio di Google in occasione del il 161simo anniversario della pubblicazione del romanzo scritto da Herman Melville. Tra i capolavori della letteratura americana, la storia del capitano Achab e la sua caccia alla Balena bianca venne pubblicata per la prima volta il 18 ottobre del 1851. In Italia arrivò solo nel 1932 grazie alla traduzione di Cesare Pavese.

Scorrendo il mouse sul logotipo si legge "161° anniversario di Moby Dick" mentre cliccando su di esso si ottengono i risultati della chiave di ricerca "Herman Melville". La trama del libro Moby-Dick, conosciuto anche come La balena, si può riassumere assai brevemente come il viaggio di una baleniera, il Pequod, comandata dal capitano Achab, a caccia di capodogli e balene.

Tuttavia in Moby Dick c'è molto di più: le scene di caccia alla balena sono intervallate dalle riflessioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche del protagonista Ismaele, alter ego dello scrittore, rendendo il viaggio un'allegoria e al tempo stesso un'epopea epica. Anche per le numerose digressioni, Moby-Dick or The Whale può essere considerato un precursore del modernismo.

La lettura di Moby Dick provoca un forte senso di disorientamento, analogo al sentirsi smarrito tra le profonde oscurità dell'oceano. Moby Dick fu pubblicato durante il periodo chiamato Rinascimento americano, il quale vide la pubblicazione di opere letterarie come La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne (1850) e La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe (1852).

È stato tradotto in italiano per la prima volta dallo scrittore Cesare Pavese nel 1932, che nella prefazione del libro Racconti di mare e di costa di Joseph Conrad definisce il mare descritto da Melville "titanico e biblico". All'epoca della sua prima pubblicazione, il libro non incontrò un'accoglienza favorevole, ma è oggi considerato unanimemente uno dei capolavori della narrativa statunitense.

Herman Melville nacque a New York il 1 agosto 1819 e morì sempre a New York il 28 settembre 1891. Fu suo padre Allan a stimolare il desiderio d'avventura del suo terzogenito, grazie ai suoi racconti. La famiglia era agiata, ma un tracollo economico nel 1830, seguito da una malattia psichica del padre e dalla sua morte, la ridusse in povertà tanto che Herman fu costretto a lasciare la scuola.

Nel giugno del 1839 la sua irrequietezza lo fece imbarcare come mozzo su una nave ancorata al porto di New York e diretta a Liverpool. Dopo l’imbarco su due baleniere, Melville raggiunge le Hawaii e ci rimane fino al 1843. Poi si arruola sulla fregata americana United States, che diventa il modello della Neversink nel romanzo Giacchetta bianca o il mondo visto su una nave da guerra.

Melville rientra a Boston e il 4 agosto 1847 sposa Elizabeth Shaw, donna intelligente e affettuosa. Ebbero due figli maschi, morti prima del padre e due femmine. Fino al 1850 la famiglia abita a New York, ma dopo acquistano una fattoria a Pittsfield, nel Massachusetts. Alla sua morte, Melville era quasi completamente dimenticato, anche se diversi suoi romanzi erano regolarmente ristampati.



Via: AdnKronos

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