Cosmo-SkyMed, lanciato il satellite spia italiano da una base USAF


Il razzo Delta II della Boeing (in configurazione 7420) si è staccato da terra dalla base USAF di Vanderberg, situata nella contea di Santa Barbara in California, alle 3 e 20 del mattino di sabato 6 (ora italiana) per portare in orbita il suo prezioso carico. Il quarto occhio di COSMO-SkyMed, l’ultimo tassello che completa la costellazione italiana di osservazione della Terra e si va ad aggiungere ai suoi tre gemelli già operativi. 

La sicurezza del nostro Paese e le nostre capacità di combattere il terrorismo da ieri sono dunque più forti. Perché, in orbita nello spazio, a 600 chilometri di quota, c’è la nuova sentinella. Sono stati dunque risolti tutti i problemi tecnici all’origine dei tre precedenti rinvii, che avevano fatto slittare il lancio - originariamente previsto per la notte tra il 29 e il 30 ottobre – fino a martedì scorso, quando un problema di carica alla batteria aveva determinato lo stop ad appena 50 secondi dal via. 

L’unica incognita era quella metereologica, ma il tempo si è mantenuto decisamente favorevole permettendo il lancio tanto atteso. Il Ministro dell’Istruzione e della Ricerca scientifica, Mariastella Gelmini, ha definito il lancio «un traguardo storico raggiunto dalla ricerca e dall’industria aerospaziale nazionale». Il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto spiega che grazie a questi satelliti oggi l’Italia non è più sicura, ma conta di più quando si discute con partner, alleati, «clienti», si tratti di cooperazione militare o di promuovere altri prodotti aerospaziali Made in Italy. 

Le fotografie scattate dai Cosmo sono utilizzate per il controllo dei mari, dell’inquinamento, la mappatura del terreno, anche tridimensionale, il censimento degli immobili e delle risorse agricole, gli interventi in caso di calamità naturali. I prodotti realizzati partendo da queste immagini sono poi venduti a utenti civili e militari ovunque nel mondo. 

E’ dal 2008 che le Nazioni Unite, e molte diverse organizzazioni umanitarie, hanno a disposizione immagini radar dettagliate – nonostante la costellazione non fosse ancora completa - di ogni evento “critico” di rilievo avvenuto sul pianeta. Dal ciclone Nargis in Birmania agli uragani Hannah e Ike , dal sisma in Cina a quello ad Haiti. Fino alle immagini che hanno recentemente mostrato al mondo la deriva del gigantesco iceberg staccatasi dalla Groenlandia nei primi giorni di agosto, immediatamente riprese dagli “occhi” di COSMO-SkyMed ed elaborate dai tecnici di e-Geos.

Via: Il Giornale

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