Oggi Google festeggia il 115° anniversario dalla scoperta dei raggi X. Le lettere di Google sembrano vedersi ai raggi X, ai quali originariamente voleva darsi il nome di raggi Röntgen. I raggi X furono scoperti casualmente dallo scienziato tedesco Wilhelm Röntgen l'8 novembre 1895 mentre stava effettuando degli esperimenti per la produzione dei raggi catodici in tubi sigillati a scarica avvolti in carta scura (tubi di Hittorf-Crookes).
Il flusso di elettroni nel tubo urtando contro il vetro del tubo stesso produsse radiazione X di bassa intensità, che provocò la luminescenza del materiale fluorescente messo in vicinanza. Röntgen capì correttamente che un nuovo tipo misterioso di radiazione era stato generato, e spiritosamente la battezzò "radiazione X" (ossia di tipo non conosciuto).
Egli spiegò il fenomeno come dovuto all'emissione, dal tubo di scarica, di raggi invisibili che eccitavano la fluorescenza. Il professore Augusto Righi dell’università di Bologna, grazie alla scoperta di Roentgen riuscì ben presto a realizzare la prima radiografia sulla mano di una persona.
La notizia della scoperta fece ben presto il giro del mondo, suscitando anche notevole scetticismo nel mondo scientifico. Ed è notizia recente che Martin Dierolf e un team di scienziati tedeschi e svizzeri hanno perfezionato le tecniche a raggi-X per ottenere risoluzioni molto più elevate di quelle delle strumentazioni tradizionali.
La nuova tecnica consentirebbe di ottenere immagini di variazioni strutturali ossee piccole fino a 100 nanometri di diametro, circa le dimensioni di un virus di media grandezza. Le applicazioni pratiche potrebbero essere molto utili, soprattutto in campo medico dove, come spiega Pierre Thibault della Technical University di Monaco, potrebbero consentire di studiare più a fondo malattie ossee.
Via: Future Web Net
ieri quando sono entrata nel broswer ed ho visto l'immagine dei "raggi",mi è venuto un po' da sorridere,nonostante l'importanza e l'utilità di questa scoperta,quando ho notato la paperella e le forbici non ho potuto non ridere...grazie dell'articolo...
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