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Quattro mesi di carcere per aver postato la foto nuda della ex su Facebook
E' successo in Nuova Zelanda a un giovane, di professione pittore, di 20 anni. Lui si è giustificato affermando che lo aveva fatto in un attacco di gelosia sotto i fumi dell'alcol, ma le motivazioni non hanno convinto il giudice che lo ha così condannato. Si tratta della prima emessa per aver pubblicato su un social network contenuti che possono violare il diritto all'onore e all'immagine. I principali reati sono stati commessi lo scorso 23 luglio. Quel giorno il giovane Ashby, dopo un litigio con la fidanzata, ha postato sulla pagina Facebook di quest’ultima la foto senza veli. In un primo momento l’immagine poteva essere vista «solo» dai 218 amici della ragazza. Ma più tardi, il giovane, dopo aver cambiato la password dell'account della vittima, ha reso il suo profilo visibile a tutti. Solo 12 ore dopo essere stata postata, la foto è stata rimossa. Sulla bacheca della ragazza poi il pittore ha anche postato messaggi di morte. Tra questi uno recitava: «Ho intenzione di ucciderti». In un altro il pittore definiva la fidanzata una «sporca sgualdrina». Dopo la lettura della sentenza Ashby si è coperto il volto con un pezzo di carta per evitare che i fotografi immortalassero il suo viso, ma il giudice Andrew Becroft gli ha chiesto di non nascondere il volto perché «vi era una certa simmetria tra quello che stava subendo e ciò che aveva fatto alla sua ex». «Speriamo che questa condanna possa servire agli altri ragazzi che intendono usare in maniera sbagliata i social network - ha confessato la madre di Ashby - Da oggi tutti sanno che con un'azione del genere si rischia la prigione. Una cosa simile è reato».
Fonte: http://www.corriere.it/esteri/
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