Safer Internet Day 2011, ragazzi liberi ma genitori impreparati a tutelarli


In occasione del Safer Internet Day 2011, la giornata europea dedicata alla sicurezza in Rete, Moige - movimento genitori e Trend Micro, azienda leader nella sicurezza informatica, presentano i risultati emersi da un’indagine con focus group di genitori, durante il quale sono stati discussi ed approfonditi i comportamenti in Rete di genitori e figli, i pericoli percepiti, i controlli e le misure di protezione adottate.

“Tra i social network 9 ragazzi su 10 preferiscono Facebook, ma solo il 40% conosce le impostazioni per la privacy. Meno di 8 genitori su 100 utilizzano il Parental Control per la sicurezza dei pc. La preoccupazione maggiore resta il problema della pedofilia on line per quasi 7 adulti su 10”. I genitori appaiono impreparati e disorientati ad affrontare i possibili rischi. La maggiore preoccupazione degli adulti (57%) sono i contatti indesiderati e la principale forma di prevenzione e difesa è il dialogo: 6 genitori su 10 si limitano a parlarne genericamente. 

Il genitore non ostacola e spesso favorisce un approccio precoce. I Social Network sono molto apprezzati dai ragazzi italiani: l’82,9% nella fascia tra 15 e 16 anni, e il 74,3% in quella 11-14. Anche un 20% dei più piccoli non è indifferente. La sensazione di pericolo dei genitori riguardo l’uso del Web da parte dei minori è abbastanza relativa, e scaturisce solo da eventi di cronaca o da informazioni provenienti da fonti autorevoli, presumibilmente incentivata da una scarsa conoscenza effettiva dei pericoli “non so neanche bene cosa devo controllare, mi fido di mio figlio”. La fiducia nei comportamenti dei figli in Rete è infatti piuttosto elevata (6,79 in una scala da 1 a 10). 


Il 40% controlla periodicamente siti visitati e le attività online, mentre pochissimi, solo 8 genitori su 100 (7,8%), utilizzano le funzioni di Parental Control messe a disposizione dai software di sicurezza. I siti di Social Network sono percepiti come un’area sensibile dal punto di vista dei rischi. Nonostante questo, non vi è una chiara consapevolezza da parte degli adulti di come fare per evitare i pericoli e proteggere le informazioni in Rete. 

L’utilizzo di questi mezzi, inoltre, non è accompagnato da una adeguata consapevolezza dei pericoli per la privacy e da una sufficiente conoscenza delle necessarie misure di protezione. Ad esempio, solo 3 adulti (30%) e 4 ragazzi su 10 (40%) sanno come impostare le regole di privacy su Facebook. I genitori tendono a concentrare la sensazione di rischio nei “contatti indesiderati con sconosciuti”, temuti nel 56,7% dei casi e soprattutto verso la pedofilia legata all’intrusione di malintenzionati nei social network e considerata fonte di preoccupazione da quasi 7 genitori su 10 (67,8%). 

Limitata la percezione del rischio verso i giochi d’azzardo e acquisti impropri: “basta non dare in mano una carta prepagata ai ragazzi”, infatti meno di 4 genitori su 10 (34%) se ne preoccupano. La preoccupazione dei genitori cresce con la consapevolezza che la condivisione di immagini, video, informazioni personali, indirizzi, giochi e altro è ormai un’abitudine massiccia e poco controllabile. Ad esempio, tra i ragazzi della fascia dai 15 ai 16 anni, la pubblicazione delle foto personali e dei familiari raggiunge l’81,4%, come la rivelazione del luogo dove vanno a scuola (62,9%), o gli eventi a cui partecipano (51,4%), o i luoghi frequentati (30%). 

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