Trenta giorni di indagini serrate, con i carabinieri di Fidenza incollati per ore a Facebook nascosti dietro il profilo di un’avvenente ragazza, hanno portato all’arresto del moldavo che insieme a un connazionale lo scorso 15 febbraio ha brutalmente violentato e rapinato una prostituta romena a Fidenza. Una coppia di coniugi moldavi, inoltre, è finita agli arresti per aver nascosto nella propria abitazione a Cattolica il connazionale in fuga. La coppia viene accusata di favoreggiamento, l’uomo viene arrestato mentre la donna posta agli arresti domiciliari perché in stato di gravidanza. Non solo. L’indagine, degna della sceneggiatura di una fiction nostrana, ha consentito anche di individuare un criminale ricercato dall’Interpol rifugiatosi in Italia sotto falso nome dopo essere stato condannato per violenza sessuale in Moldavia. A Riccione, invece, scattano le manette per Andrei Svedu, alias di Andrei Macarov, un latitante moldavo colpito da rogatoria internazionale per essere sfuggito a una condanna di tre anni e mezzo di carcere per violenza sessuale. L’uomo viveva da tempo in Italia e su Facebook aveva realizzato un profilo col nome vero e con le sue fotografie. E’ proprio confrontando le foto segnaletiche dell’Interpol con quelle del social network e dell’arrestato che i carabinieri di Fidenza hanno capito di trovarsi davanti al criminale sfuggito alla giustizia moldava.
Fonte: La Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento