Secondo l'analisi dell'osservatorio Mauri Lab la donna dell'8 Marzo 2010 non rinuncia ai suoi desideri, tanto meno a tenersi stretto un uomo. Dall'indagine effettuata attraverso 1600 tra riviste e siti di lifestyle e 180 interviste a esperti tra sociologi, psicologi ed esperti di comunicazione risulta una donna che accetta ancora le mimose, come anche le manifestazioni di "cortesia" e di attenzione che gli uomini vorranno manifestarle, ma la donna attuale ha capito che può contare solo su stessa e non aspetta più il "Principe Azzurro". Il 67% degli esperti consultati definirebbe la donna di oggi appunto come 'autarchica', ovvero in grado di badare e bastare a se stessa (52%), capace di vestire anche i panni che l'uomo ormai «femminilizzato» o «eternamente bambino» ha abbandonato (46%), con la voglia di realizzarsi, ma senza abdicare al carrierismo esasperato (41%). Le italiane poi ’svoltano' e preferiscono l’high tech a fiori e cioccolatini: secondo una ricerca svolta da Nextplora per Samsung Italia più del 50% delle donne italiane si aspetta di ricevere un regalo per la festa della donna. Ma se il 49% del campione non abbandona la tradizione e si aspetta un bel mazzo di fiori, il 72% delle intervistate desidererebbe un oggetto tecnologico, regalato da una persona speciale.
Secondo l'indagine di Donna e Impresa l'uomo riconosce alla donna qualità migliori ed il 15% la vorrebbe come capoufficio, su 850 intervistati dell'ufficio studio della camera di commercio di Monza e Brianza. Ma la realtà è diversa, almeno in campo sanitario: secondo la Cgil, nonostante le donne siano sempre più presenti fra i medici (dal 2005 al 2008 nel Servizio sanitario nazionale sono aumentate dal 30% al 35%), soltanto una su dieci occupa un posto di dirigente medico di struttura complessa, ossia il vecchio ruolo di primario.
Fonti: Ansa/La Stampa
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