E' stata data notizia dall'Osservatorio Antiplagio che il portale pedocriminale “Liberal morality”, registrato in Pennsylvania e contenente centinaia di foto di bambini e adolescenti abusati, è stato oscurato dal Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del Ministero dell’Interno (come risulta nella homepage: http://liberalmorality.com).
L’inibizione dell’accesso, prevista dalla legge 38 del 2006, è stata operata al fine di impedire la commissione e la documentazione di violenze sessuali a danno di minori ed è stata predisposta in collaborazione con gli Internet Service Provider italiani.
Ebbene, noi prima di cantar vittoria abbiamo verificato. Non vi spieghiamo il procedimento, ma il sito è raggiungibile, per esempio, attraverso una tecnica molto semplice, anche se rustica: usare Google come proxy. Il client si collega al proxy invece che al server, e gli invia delle richieste. Il proxy a sua volta si collega al server e inoltra la richiesta del client, riceve la risposta e la inoltra al client. In questo modo è piuttosto facile aggirare la restrizione.
Il sito era stato denunciato dall’associazione “Meter” di don Fortunato Di Noto, a cui aveva fatto seguito un’integrazione di denuncia di European Consumers, consorzio di associazioni di consumatori, dovuta al fatto che molte pagine e foto del portale erano ancora visibili senza filtri di alcun genere.
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