Le autorità statunitensi hanno incriminato più di 60 persone per l'uso di un programma informatico dannoso noto come Trojan Zeus, al fine di sottrarre milioni di dollari. Si pensa che le persone appartengano ad un'organizzazione cyber criminale internazionale che assoldava "money mules" per creare conti correnti bancari che aiutassero a trasferire i soldi rubati.
Secondo il Norton Cybercrime Report, tpubblicato di recente, il 79% degli intervistati a livello globale ritiene che i criminali informatici di norma non sono consegnati alla giustizia. Gli arresti, quindi, rappresentano un positivo passo in avanti per la sicurezza online ma, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, rivelano anche la presenza di un mercato redditizio delle società cyber criminali e l'importanza di denunciare il crimine alle adeguate autorità.
Il Trojan Zeus è stato progettato allo scopo di ottenere l'accesso ai conti correnti bancari, attraverso l'installazione di uno strumento che registra i tasti digitati (keylogger), per raccogliere informazioni relative a login e password, e attraverso la scansione del computer per le password memorizzate. Il virus può inoltre inviare una richiesta per conoscere il PIN dell'utente direttamente nella pagina web, all'insaputa della vittima.
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