Wi-fi libero: Maroni pensa ad un compromesso


Nessuna abrogazione del decreto Pisanu, solo una modifica: identificazione per mezzo della sim del cellulare e non più via cartacea, come ora. In linea con quanto auspicato dal consigliere di sicurezza informatica del Viminale Domenico Vulpiani, Maroni ha proposto di mantenere il riconoscimento per gli utenti che si connettono al Wi-Fi di un esercizio pubblico, ma di abolire la schedatura fisica, che ad oggi impone di conservare copia cartacea di un documento di identità. 

 Il decreto Pisanu che, per finalità antiterroristiche, aveva introdotto nel 2006 forme ritenute ormai indigeste di schedatura degli utenti - per navigare da un Internet Point, un bar o una biblioteca bisogna mostrare un documento d'identità che deve essere fotocopiato - scade il prossimo 31 dicembre. L’Istituto italiano per la privacy ha pubblicato una bozza di proposta legislativa in materia di wi-fi libero: «Non si tratta di abrogare l’articolo 7 del Decreto Pisanu, ma di migliorarlo, semplificando e garantendo la cybersecurity», sostiene Luca Bolognini, presidente dell’Istituto italiano per la privacy: «sostituire la licenza, che oggi i gestori di wi-fi in esercizi pubblici devono richiedere al questore, con una mera denuncia ad effetto immediato. 

In più, cancelliamo l’onere di documentazione cartacea e di acquisizione dei dati anagrafici degli utilizzatori, ma stabiliamo l’obbligo, per i gestori delle reti wi-fi a disposizione del pubblico, di proteggerle da accessi abusivi e da intrusioni illecite.». Ora il compromesso al quale gli esperti del governo starebbero lavorando potrebbe prevedere l'identificazione tramite sim telefonica, ma non è escluso che alla fine si decida di mantenere il rubinetto chiuso così com'è. Lo stesso ministro Maroni, in passato, aveva mostrato di prediligere il tema della sicurezza a ogni costo sul web.

Via: Il Corriere

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