Scompare il re dello spam, calano le pubblicità via mail sotto 200 mld


Impossibile non notarlo: dalla fine del mese scorso, l'offerta mondiale di annunci di Viagra e altre pubblicità indesiderate via mail è diminuita di circa un quinto. Dai 500 miliardi di spam in circolazione ogni giorno si è passati a meno di 200 miliardi. Un taglio di un quinto dietro al quale ci sarebbe nientemeno che lo scambio di visite a scopo commerciale tra Medvedev e Schwarzenegger. Dopo che il presidente russo si era recato nella Silicon Valley a giugno, il governatore della California ha ricambiato la cortesia, a Mosca, lo scorso 10 ottobre. Due settimane prima, come gesto di buona volontà e di benvenuto, le autorità moscovite avevano chiuso le attività della società dal nome significativo di SpamIt.com

Ossia la principale centrale russa che promuoveva l’invio di “mail spazzatura” al cui vertice si trova la figura degna di un thriller economico di Igor Gusev. Il 31enne milionario russo avrebbe creato alla luce del sole una rete perfettamente organizzata di invio di spamming per promuovere farmaci più o meno ufficiali o efficaci in giro per il mondo. L’obiettivo del massiccio invio di mail è soprattutto il ricco Occidente, Stati Uniti ed Europa, con la conseguenza di far cadere nella rete migliaia di ignari utenti di Internet, e soprattutto di avere pesanti costi per l’economia.

“Non solo i server mondiali sono intasati dalla enorme mole di posta a vario titolo illegale”, spiega da Mosca Andrey Nikishin, ingegnere della Kaspersky, società che si occupa di sicurezza online. “Ma ogni singola azienda è costretta a spendere decine di migliaia di euro all’anno per proteggersi dall’invasione di email infettate o comunque fraudolente”. Il 27 settembre quindi la polizia russa, secondo una ricostruzione riportata dal New York Times, ha improvvisamente chiuso l’attività di SpamIt con la conseguenza di un taglio immediato di 50 miliardi di spam mail al giorno. 

La società gestita da Gusev si occupava di pagare un nutrito gruppo di pirati informatici per inviare le email pubblicitarie di prodotti farmaceutici - che rappresentano a livello globale praticamente la metà di tutta la posta spam - senza avere un’appropriata licenza per farlo. Questo giro d’affari illegale avrebbe generato nell’arco di 3 anni e mezzo proventi pari ad almeno 120 milioni di dollari. Le indagini della polizia moscovita sono partite il 21 settembre scorso e hanno portato anche alla perquisizione dell’appartamento cittadino di Igor Gusev. Il quale, secondo il suo avvocato Vadim Kolosov contattato dalla Reuters, “non è legato a queste attività” e al momento si trova fuori dal Paese e dunque non può essere sentito direttamente dagli investigatori.


Fonte: Vitadigitale Corriere

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